LADISPOLI-CERVETERI 1-0
Ladispoli: Ortame, Remondi, Petronilli, Bacchi, Palmisani, Pace, Carra (67′ Ponzio), Totino (77′ Vincenzi), Berardi, Colibazzi, Gravina (67′ Marvelli). A disp. Maiorani, Angrisani, Salvati, Mannozzi. All. Antonio Graniero.
Cerveteri: Notari, Giorgi, Formicone, Attardo, Bresciani, Castelletti (68′ Sansone), Lelli, Di Giacinto (82′ Paraschiv), Caranci (68′ Abis), Di Chiara, Cecaloni. A disp. Del Gaudio, Lo Schiano, Cosenza, Caponi. All. Daniele Antolovic.
Arbitro: Sig. Claudio Campobasso di Formia (6). Assistenti Arbitrali: Sigg. Stefano Corrado (7) e Stefano Pignalosa (7) di Formia.
Rete: 34′ Gravina
Note: ammoniti Palmisani, Di Chiara (gioco fallos), Petronilli (proteste), tutti per condotta scorretta. 100 spettatori circa. Giornata di sole, temperatura estiva.
Ladispoli (Roma) – Il Ladispoli vince il derby di andata con il Cerveteri per 1-0, grazie a uno strepitoso gol di Massimiliano Gravina. E’ stato uno dei rari gesti tecnici capaci di scaldare i presenti intervenuti oltre il clima estivo che stringeva d’assedio lo stadio “Martini Marescotti”. L’assist decisivo è stato prodotto da uno dei rari predicatori del bel gioco, Danilo Bacchi, capace di illuminare una squadra tirrenica oggi non continua ma comunque superiore per un tempo buono a un modesto avversario. L’unica attenuante di una certa sostanza, che possa giustificare l’opaca prestazione di Di Chiara – anche lui – e compagni, è stata la residua squalifica che ha estromesso da gara-1 Mirko Bentivoglio.
La cronaca si apre al 1′ con Gravina che saggia i riflessi di Notari. Il Ladispoli, fin dai primi minuti, propone un gioco più ragionato e geometrico, palla a terra evitando fronzoli. Il Città di Cerveteri ha problemi in fase di impostazione e gioca un timido e improduttivo 4-5-1, con il solo Caranci davanti nel deserto delle maglie bianco-verdi, distante venticinque anche trenta metri dal reparto mediano.
All’11’ Petronilli, giovane terzino sinistro ladispolano, va via sulla sinistra, mette in mezzo un bel pallone, che incoraggia alla girata Berardi; la conclusione della punta è respinta dal muro dei due centrali. La sfera arriva a Totino che, di precisione e col piede mancino, tira, con la sfera che colpisce la parte interna e la base del palo destro; il pallone balla su tutta la linea di porta uscendo sul lato opposto. Questo, sì, rappresenta un bel campanello d’allarme, per gli ospiti. Al 13′ la replica è tutta nel diagonale di Lelli, ben respinto Ortame; l’impatto pensato da Di Giacinto sarebbe una buona idea, l’esito imbarazzante. Un’occasione così ghiotta non ricapiterà, per tutto l’incontro.
Al 21′ Palmisani perde un pallone da ultimo difensore, in modo sciagurato: buon per lui e per la squadra di Antonio Graniero che Caranci mandi il pallonetto in “touche”. Al 25′ discesa di Carra che scambia con Petronilli, bravo a chiudere il triangolo. Il tiro è impreciso, strozzato, e il prezioso cuoio finisce mestamente sul fondo, graziando Notari.
Al 34′ il Ladispoli va in vantaggio: Bacchi serve un pallone rasoterra a Gravina, scattato in posizione di mezzala. L’ex giocatore del Civitavecchia imprime un gran giro di effetto al pallone, di esterno. Ammirevole, la parabola ottenuta, con la sfera che va a spegnersi all’incrocio dei pali alla destra di un esterrefatto Notari. Applausi a scena aperta.
Al 39′ altro errore in fase di disimpegno, che matura un tiraccio da parte di Di Chiara, da distanza siderale: palla alle stelle. Il primo tempo registra due falli di mano, uno per parte, non fischiati dal giovanissimo Campobasso di Formia. Per fortuna la posizione era esterna all’area di rigore. Ma al 42′ Gravina guadagna il possesso di palla portandosi nei sedici metri del Cerveteri: difende quanto ottenuto e viene messo giù, per un rigore che sembra palese, evidente. Ma che, di fatto, non viene concesso.
Il secondo tempo vede partire convinto il Ladispoli. Il forcing porta Bacchi (13′) a servire un signor pallone, su un calcio d’angolo dalla sinistra, che Carra, di testa, manda di un nulla fuori, rispetto al palo destro. E’ l’occasione più nitida per il possibile raddoppio. Al 16′ la conferma che Bacchi sia vitale in fase di costruzione, e ispirato, ma non lo è altrettanto su calcio piazzato. La punizione di sinistro, provata dal vertice destro, termina fuori di parecchio. Occasione sciupata. Al 24′ il neo-entrato Marvelli dà subito prova della sua rapidità: Notari è bravo a uscirgli sui piedi e a eludere guai peggiori, neutralizzando in due tempi la percussione.
Nel breve volgere di pochi minuti Formicone commette tre falli degni di ammonizione, ma non ne riceve neanche una. E alla fine viene sanzionato Di Chiara, che andava a caccia della palla. Singolare, il rapporto del fischietto formiano, con i provvedimenti disciplinari. Dovrà porvi più attenzione, e tanta.
Al 27′ Bacchi ci riprova dalla destra ma il pallone finisce alto di un metro. Abis, ex di turno, prova un’iniziativa generosa facendo tutto da solo, anche spedendo la sfera sul fondo dopo uno scatto secco sul breve. Al 33′ un fallo su Ponzio potrebbe concedere al Ladispoli una punizione da posizione interessante ma non viene fischiato. Al 36′ Giorgi commette fallo volontario su Berardi: infrazione non sanzionato.
Al 38′ Marvelli su punizione costringe Notari al tuffo sulla destra per deviare il pallone in calcio d’angolo. Brivido, in una giornata dalle poche occasioni. Il calcio piazzato davanti all’area avversaria capita anche a Di Chiara (40′), ma non è giornata, anche se al 41′ tira dai ventidue metri con la palla di poco sopra la traversa, forse mezzo metro.
Finisce 1-0 una gara di grande volontà ma scarsa precisione in fase di impostazione, per il Cerveteri di Antolovic, andato appena meglio nel corso della ripresa. Il Ladispoli è mancato nel passaggio di rifinitura per costruirsi un duplice vantaggio in vista di gara-2 (serale?).
Massimiliano Cannalire