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Promozione Girone B: il punto della XIV giornata

 

Il campionato da almeno tre domeniche ha portato alla ribalta la bontà organica della Vigor Acquapendente, da un paio ha iniziato a creare quella selezione raccontata via radio, che premia la prima della classe, il Montespaccato e la Valle del Tevere. Ieri le inseguitrici hanno dovuto rincorrere realtà forse non troppo reclamizzate quali sono di sicuro Bolsena e Atletico Fidene: il che ha creato i presupposti per un primo tentativo di fuga della squadra di Fatone, che ora vanta ben sei punti nei confronti dei giocatori di Roma Nord. Aveva ragione, dunque, a essere prudente, Costantino Fabiani, allenatore del Fiano, quando indicava la sua compagine nel ruolo di inseguitrice forse non del tutto attrezzata, per primeggiare. Non era solo l’umiltà del personaggio o l’antica, proverbiale saggezza reatina del grande “Cespuglio” o Tino “Mano di pietra”, come lo ha ribattezzato il suo maestro dei tempi del Rieti d’oro, Sergio Pirozzi.
Chi conosce il campionato di Promozione e le sfide che da qualche anno accompagnano le rappresentanti romane e quelle della provincia di Viterbo non può non tenere a mente che vincere sul campo della pericolante Pianoscarano non è mai semplice: lo sa bene, la capolista, che ci ha vinto 3-2, con parecchi patemi d’animo, e quando i viterbesi, penalizzati dall’eccessiva determinazione, sono rimasti in 10 contro 11.
Questo è accaduto alla capolista. E cosa dire dell’attrezzato Montespaccato, alle cui sorti per poco non va di traverso la gita al lago di Bolsena? Con Pecci in grande forma, con una squadra che ha compreso di dover giocare, da almeno un mesetto in qua, d’orchestra, la pattuglia lacustre guidata da Valentini ha cominciato a prendere, e bene, le misure a questo campionato, tra i giocatori del posto e qualche innesto romano. Il noto bomber di zona porta in vantaggio la Virtus (26′), Luca Di Giovanni prima dell’intervallo rimette le cose a posto. La partita è combattuta e le contendenti non si fanno pregare, nel provare la via del successo, in questa 14° giornata. Al 75′ ancora un guizzo di Pecci, per il 2-1, finché Pennazzi, giocatore che meriterebbe una chance eccellente, firma il pareggio, al 90′, per il 2-2 finale. Non basta, al Montespaccato, la sola attenuante dell’assenza di Antonelli, visto il gruppo a disposizione, rispetto ai tanti avversari meno noti incontrati in riva al lago. Domenica da valutare negativamente, a nostro avviso.
Anche per la Valle del Tevere non è che sia stato il turno più facile, visto che il pareggio arriva, su calcio di rigore, all’ingresso della zona Cesarini, dopo la doccia fredda piovuta sui giocatori di Stefano Scaricamazza: infatti l’Atletico Fidene di Aldobrando Franceschini per gli amici Aldo, va in vantaggio al 5′, con la rete dell’ispirato Di Gennaro. Non sa chiudere la gara, l’inesperta squadra di Montesacro, che all’83’ ricorre al “fallo da ultimo”, termine di qualche scienziato moviolista a livello nazionale (nel regolamento è differentemente menzionato, n.d.r.), per fermare un deciso attacco ospite. Giannetti ringrazia e firma, con un rigore, l’1-1, che sa di almeno un minimo bottino. Una provocazione destinata alla squadra della splendida zona della Sabina romana e reatina: perché non svegliarsi prima? E’ un mesetto che questa squadra entra in campo ancora a occhi chiusi, priva di mordente. Non è che il presidente De Santis li dovrà portare in ritiro, di sabato, per farli svegliare, questi belli addormentati?
Un pareggio poco produttivo – Chi si aspettava fuoco e fiamme, sul piano del gioco come delle occasioni, da Atletico Vescovio e Fiano Romano, è rimasto deluso, a parte l’impegno profuso in campo dalle due squadre: finisce 0-0 senza vinti, senza vincitori, e con un pareggio che, a conti fatti, rallenta entrambe. Quando si rimetteranno a correre?
Riano, che tristezza – Vero è che la crisi tenga i giocatori lontani dal bel paese flaminio-tiberino, vero che non è più l’accattivante versione di Damiano Forte di un paio di stagioni fa; ma il Riano che ha pareggiato all’Urbani con l’Anguillara è stato distratto, ingenuo, ha creduto di aver chiuso la partita e per poco non butta tutto alle ortiche. La squadra di Guidi va in vantaggio con Morico al 25′, raddoppia, dal dischetto, al 30′, con Cantoni, uno dei capisaldi, di questa realtà. Ma poi pensa a una gara in discesa. E invece, a inizio ripreso, la piccola Anguillara ci si mette di buzzo buono: rete di Valé due minuto dopo essere rientrati in campo. E pareggio di Ottaviani al 5′, e termina 2-2. Un’occasione buttata, per i padroni di casa.
Il Ronciglione United sembra aver appreso la lezione, e passa per 3-2 in casa di una disattenta e modesta Corneto Tarquinia, copia sbiadita di quella vista all’inizio del periodo freddo: rete di Spirito (12′) e pareggio di Pagano, su rigore (20′), e squadre negli spogliatoi sull’1-1. La squadra di Ercolani ci resta, con la testa, alla pausa, perché al 53′ Michelini porta avanti gli ospiti con la difesa in vacanza. Pareggio repentino, 57′ Rosati, poi nuova catalessi fino al 75′, gol di Menichini, e domenica priva di raccolto, per un gruppo incostante, e che ha giocato male.
Il La Storta di Giuseppe “Pino” Porcelli risale da un paio di domeniche qualche utile posizione, e questa volta passa a Contigliano con una rete di Barcaioli a una decina di minuti dal 90′. Questa volta è stata premiata la pazienza, la tenacia, della squadra di via Cassia, se volete pure la fortuna, ma è stata cercata, dopo una partita che non passerà agli annali, per le occasioni (non) viste. Anche il La Sabina prende tre punti d’oro, e lo fa al cospetto di una caparbia Boreale, che accetta la battaglia agonistica ma risulta priva di fantasia, a parte il non avere a disposizione Groos, che già sarebbe un buon motivo, per giustificare la partita giocata nettamente al di sotto delle aspettative. Si è mossa, la società di Poggio Mirteto e Montopoli, nel settore degli arrivi, e Gatta ripaga tale fiducia con la rete del successo, che arriva al 93′, per l’1-0 finale, quasi liberatorio, dopo un mese e passa da incubo.

                                                                                                                                                                                              Massimiliano Cannalire

                                                                                                                                                                                                           (ha collaborato Simone Ciancotti Petrucci )