Arrivato in punta di piedi in quel di Monterotondo. Mr. Gianluca Dolce a poco a poco sta riscuotendo consensi in tutta la piazza grazie ai suoi modi pacati ma allo stesso tempo decisi che stanno risvegliando nei calciatori eretini quella voglia di rivalsa scomparsa durante la gestione Malizia. Un gentil uomo, che applica alla perfezione il detto “bastone e carota”, una persona che grazie ai suoi metodi sta cercando di trascinare il Monterotondo fuori dalla sabbie mobili della bassa classifica. I giocatori (non sempre accade) hanno accolto bene il nuovo allenatore dimostrando sul campo quanto il cambio in panchina abbia rinfrescato le loro idee un po’ annebbiate durante gli ultimi mesi. Nonostante non sia un sergente di ferro Gianluca Dolce è un allenatore che sa cosa vuol dire combattere e soffrire per non retrocedere, l’aver salvato il Morolo fa si che il tecnico ciociaro sappia quali corde toccare all’interno dell’indole dei suoi ragazzi. Le sue parole dimostrano quanto Mr. Dolce sia un vero e proprio “Signore del Calcio. “Mister prime settimane alla guida del Monterotondo, che squadra ha trovato al suo arrivo? ” Ho trovato una squadra tecnica con grandi qualità ma molto rinunciataria che sta cominciando a crescere trovando convinzione dei mezzi che possiede e sta capendo come sfruttarli. Ha iniziato a capire che il risultato deve andarselo a conquistare, ci vuole fame e i ragazzi hanno capito che senza combattere la vittoria non arriverà mai. Oggi è una squadra che può lottare contro chiunque e sta capendo il reale valore della sua forza. Di una cosa sono certo, non meritiamo di stare li sotto.” Cosa ha dato Gianluca Dolce a questa squadra? “Ha dato serenità o forse uno spirito nuovo perché a volte nelle menti dei calciatori si inculca un pensiero inconscio che è quello di non seguire e non ascoltare più l’allenatore che hanno (assolutamente non per colpa di chi mi ha preceduto) e cambiando guida tecnica tornano ad avere gli stimoli che avevano perso strada facendo.” Hai già vissuto la stessa situazione di classifica salvando il Morolo la scorsa stagione, come si esce dal marasma della lotta per non retrocedere? “Lavorando lavorando lavorando. Convinzione e lavoro, a Morolo era anche peggio e ne siamo usciti lavorando bene ed impegnandoci al massimo. In questo devo dare merito alla società Monterotondo Calcio che ogni giorno non ci fa mancare il suo sostegno dimostrando di essere una società sana che rispetta tutti gli impegni presi con i suoi tesserati. “Che risposta sta avendo dai suoi ragazzi? “Ai ragazzi non posso rimproverare nulla. Stanno facendo tanti sacrifici e stanno ripagando la società degli sforzi fatti. Le partite che stanno facendo sono buone, dal mio arrivo abbiamo fatto una vittoria una sconfitta e un pareggio. Domenica a Monterosi non abbiamo rubato nulla, anzi, se la punizione di Colombini nel finale finiva in rete nessuno avrebbe avuto da ridire perché nel secondo tempo abbiamo dominato.” Domenica al Cecconi arriva l’Empolitana, scontro diretto…”Si uno scontro diretto da portare a casa a tutti i costi. Vincendo ci darebbe molta tranquillità anche per il lavoro che dobbiamo svolgere nelle prossime settimane” La parola derby cosa le fa pensare?” Che vinceremo noi.”