COLLEFERRO-LUPA CASTELLI ROMANI, PARTITA VERA
E FORSE DI LIVELLO SUPERIORE. ALBALONGA SECONDA
FORMIA, CONTESTAZIONE E DIMISSIONI
Il Colleferro prova due volte a sorprendere la Signora del campionato, e per due volte viene ripresa, al termine di una gran bella partita, giocata con grande personalità da ambo le contendenti. Nel fratempo l’Albalonga imprecava per aver subito la rete ospite, al Pio XII, dal veloce Nico Cretaro e, soprattutto, per l’espulsione di Pomposelli e la mancata concessione di almeno un calcio di rigore, dei due episodi capaci di suscitare rumore, in tribuna. Tutto questo dopo che Morelli e Gamboni avevano portato le squadre all’intervallo, allo stadio Andrea Caslini, sull’1-1. Inizia la ripresa, subito vivacizzato dal gol di Frioni dopo appena un minuto; rete che entro la metà del secondo tempo Copponi neutralizzerà, firmando il 2-2. Che non si schioda più. Mentre Forcina, che i gol li fa spesso, e anche pesanti, il mediano De Vizzi, l’ispirato Di Ludovico, rimettono a posto le cose in favore dell’Albalonga che, prima della 29° giornata, distava una lunghezza dai rossoneri affidati a Pino Petrelli. Il 3-1 finale sul Monte San Giovanni Campano permette ai giocatori di Bruno Camerini e Pierpaolo Lauretti di essere, oggi, un punto davanti alla contendente di una stagione intera. Fa gola, è ovvio, il secondo posto, e per le prossime partite la sfida sarà questa.
Non sono state affatto partite facili, per il resto, a parte quella del “Domenico Bartolani”, su cui ci soffermeremo per il doppio peso specifico che aveva, sulle vicende della permanenza diretta in categoria o della partecipazione ai play-out. Infatti il Lariano arriva a metà gara sullo 0-0 contro il Casilina
Cecchina, e va sotto appena gli atleti rimettono piede in campo, rete di Tiberi. Fino al 72′ i gialloverdi non riusciranno a pareggiare, e lo faranno con un ragazzo in età di lega , come quasi suo coetaneo è l’autore del punto del 2-1. La stessa Vis Artena riesce a passare al “Marrocco” soltanto nei minuti finali, con un gol di Hrustic all’87’, e sono tre punti vitali, per il positivo cammino rossoverde, ed è una rete che inguaia e non di poco la formazione biancorossa di Ciociaria. Zona ampia in cui, ben più a Sud, piange lacrime amare l’Atletico Boville Ernica, sconfitto di misura in casa per effetto della punta più rocciosa a disposizione del Real Pomezia, Cristiano Roversi, ancora in gol a distanza di un solo turno, e questa volta al 3′ della ripresa.
Aria di contestazione a Formia, dove la forza pubblica ha dovuto scortare il presidente Scipione dopo che il pubblico aveva manifestato i suoi dolori di pancia rimanendo al di fuori e sempre al di fuori di via Condotto aspettandolo per manifestare i forti dissaporti legati all’attuale situazione. Fatto è che nel primissimo pomeriggio il numero uno formiano si è dimesso, dopo che il Borgo Podgora aveva vinto per 2-1 sui padroni di casa. Infatti al 3′ Valenza e al 5′ Vona avevano portato la gara subito dalla parte dei borghigiani pontini, mentre Mariniello, su rigore, al 65′, aveva provato a dare qualche speranza ai colori del Formia. Niente da fare anzi, tutto da rifare perché l’ex presidente, a questo punto, consegnerà di lunedì la società e la gestione della prima squadra in mano al sindaco della città tirrenica. Amen.
Se Atene piange Sparta cioè Gaeta non può davvero ridere, dopo il 5-1 patito in casa della Pro Cisterna, con un rigore non trasformato in rete sul 2-0 per la squadra di Mauro Venturi. E ad aprire le marcature, cosa che avevamo sottotitolato maliziosamente non oltre una settimana fa, ci ha pensato proprio Dama, cui Melchionna e il Gaeta avevano rinunciato.
Il Ciampino ha di che rammaricarsi, visto il doppio vantaggio che aveva messo in piedi in casa sul Roccasecca: l’orgoglio ancora una volta ha sospinto i ragazzi di Davide Mancone, che usciranno, al triplice fischio finale, con un punto e diversi applausi dallo stadio “Arnaldo Fuso”: finisce 3-3. Un punto per ciascuna parte anche tra il Ceccano e la Semprevisa, che però al “Dante Popolla” fanno 0-0, senza risolvere buona parte dei loro guai “matematici”.