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Calciolaziale intervista Giulia Di Camillo, calciatrice del Chieti

Oggi Calciolaziale vi propone l’intervista realizzata a Giulia Di Camillo. Parliamo di una calciatrice che nonostante la giovane età si è già tolta diverse soddisfazioni. Atualmente milita in serie B a Chieti,la sua città,  dove ha come compagna di squadra la sorella Giada e il padre come allenatore. Centrocampista centrale, la sua maglia ha il numero 10.  In passato ha contribuito alla promozione in serie A del Siena e poi le diverse esperienze con la Nazionale. Ma Giulia Di Camillo, un’autentica forza della natura,  non è soltanto una calciatrice. Studia all’Università e nella sua società è anche la responsabile marketing e la passione per il calcio l’ha portata a scrivere per diversi blog, su tutti quello di Gianluca Di Marzio. Giulia è spesso ospite in programmi nazionali. Abbiamo rivolto alla calciatrice del Chieti alcune domande…

Giulia, che bilancio senti di tracciare della stagione trascorsa nella squadra della tua città?

Stagione positiva. Al secondo anno di serie B, il quinto posto è ottimo. Anzi, forse potevamo fare anche di più. Le basi sono solide, sia societarie che di squadra, sono convinta che ci toglieremo grosse soddisfazioni in futuro.

Qual è il rapporto con tuo padre allenatore e tua sorella, anche lei calciatrice?

Ottimo rapporto. Condividere insieme certe esperienze ti riempiono di gioia. Soprattutto insegnano. Giada è mia compagna di squadra da una vita, ci diamo supporto a vicenda. Da qualche anno, ho mio padre come allenatore e mi trovo molto bene. Lo adoro sia come padre che come allenatore. Il suo modo di allenare mi piace, mi fa amare il calcio. E poi è lui che mi ha insegnato ad amarlo, lo devo solo ringraziare.

Delle esperienze passate, con altre squadre, quale giudichi la più importante per te?

Quella con il Siena. Due anni spettacolari, coronati con la promozione in Serie A. Ho imparato tanto da questa esperienza, mi ha fatto crescere sostanzialmente.

E della Nazionale cosa ci dici?

Nelle nazionali giovanili ho conosciuto tante colleghe con cui ho condiviso grandi momenti. Gli allenatori, con i loro staff, tutti molto competenti. Eccezionali. Quella con la Nazionale è un’esperienza sicuramente da vivere. La maglia azzurra è un orgoglio. Almeno una volta nella vita auguro a tutti di indossarla. I brividi più grandi durante gli inni pre-partita.

Qual è, secondo te, il livello del calcio femminile in Italia?  C’è una ricetta per avere maggiore visibilità?

Adesso è importante crescere sul campo e migliorare la struttura dei Campionati di Calcio Femminile. La visibilità viene di conseguenza. Ma i media ci stanno sicuramente venendo incontro.

La tua calciatrice preferita, anche del passato e perchè

Non ho una calciatrice preferita. Ma ammiro diverse giocatrici, ad esempio Melania Gabbiadini. Perché? Forte ed umile. Due doti vincenti.

Dei calciatori, invece, hai delle preferenze?

Francesco Totti. Come la Gabbiadini, forte ed umile.

Calciatrice e curi anche la comunicazione della società per cui giochi. Come ti trovi in questo doppio ruolo?

Non è un doppio ruolo a tutti gli effetti. Io sono una calciatrice e devo fare la calciatrice. Nel tempo libero, cerco di curare al meglio la comunicazione e il marketing della squadra. È un divertimento.

Scrivi per acuni blog, tra cui quello di Gianluca Di Marzio. Come è nata questa possibilità?

Nasce tutto da un’idea. Fortunatamente concretizzata. Mi ha cambiato la vita.

Del sempre maggior numero di giornaliste sportive tra Sky e Mediaset cosa ne pensi?

È bello vedere donne parlare di calcio. Dimostrano quotidianamente che il calcio è di tutti.

Cosa ti piace della tv italiana? E cosa proprio non sopporti?

Io seguo prettamente il calcio. La tv italiana mi piace, quello che non mi piace non lo guardo. Ma non c’è nulla che non sopporto. Il mondo è bello perché è vario.

 Studi Scienze Turistiche. Quando smetterai di giocare, quali saranno i tuoi progetti?

Io già ho iniziato a destreggiarmi in quello che sarà il mio futuro. Dopo gli studi sicuramente concretizzerò alcuni progetti, ma nel contempo posso giocare. Nella mia vita il calcio ci sarà sempre, in un modo o nell’altro.

Il sogno che vuoi realizzare da calciatrice?

Vado per obiettivi. Adesso voglio andare in Serie A con il mio Chieti. Poi da cosa nasce cosa.