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Eccellenza Girone B: il punto

Cassino e Colleferro, se hanno azzeccato pure i giovani…

Colleferro e Cassino molto bene, Serpentara in palla. Sono loro le prime tre realtà del campionato. La compagine casilina ha messo subito le cose in chiaro, dopo il blitz d’esordio di Morolo, vincendo 5-0 con il Città di Minturno, mostrando una forma collettiva e un gioco pronti per l’impatto con il vertice. La squadra cassinate ha vinto 5-0 con il Roccasecca Terra di San Tommaso in un’altra gara priva di dubbi e con ampie differenze di organico e rendimento. La Serpentara Bellegra Olevano ha vinto con grande merito la partita-derby con l’Audace San Vito Genazzano ben al di là di un episodio, non due, che avrebbe potuto generare dei dubbi; di fatto nel secondo tempo e già pochissimo nel primo, questa volta i ragazzi di Russo hanno raramente tirato, verso la porta dei padroni di casa, sospinti dalla maggior parte dei 500-600 sportivi intervenuti.
In questo avvio di campionato troviamo un gruppo di cinque collettivi capaci di sistemarsi a 4 punti: il Gaeta, che ha recuperato lo svantaggio iniziale con il Morolo, in un remake della grande sfida del 2005-2006. L’Albalonga, non andata oltre lo 0-0 a Monte San Giovanni Campano. La Nuova Itri, passata di misura, nella seconda parte, a Nettuno; il Lariano, che supera il Boville con un gol di De Cesaris, e la Semprevisa, che nel pomeriggio avrebbe battuto 1-0 il Pomezia.
Il derby, visti i pochi chilometri di distanza, ha sorriso al Borgo Podgora, che segna il punto decisivo alla Vis Artena a ridosso del fischio finale, in una partita in cui emerge la tripletta di Terrazzino. Una partita combattuta in cui gli ospiti hanno mostrato quel carattere che in pochi accreditavano ai rossoverdi. Ma tenere testa alla grinta dei borghigiani non è stata cosa facile, nella fattispecie.
E’ un campionato non fatto soltanto dai grandi nomi, ma dal lavoro degli staff. E in questo Cassino e Colleferro sembrano avere un insieme di cose di elevato livello. Se uno come Grossi è tornato a Cassino ci deve essere più di un motivo. Se una società motivata a far bene come il Colleferro non si è scordata quella finale in cui ha rischiato di finire ai tempi supplementari in 11 contro 9, e ha preso Ermanno Fraioli, al di là dei facili detrattori di tastiera, superficiali e faziosi, anche qui, il calcolo fatto dai fratelli Talone ha più di un elemento maturato e pensato. Se queste due grandi realtà hanno azzeccato pure il reparto-giovani, allora sì, che le altre, Albalonga in testa, devono cominciare a preoccuparsi. Fin d’ora.

Massimiliano Cannalire