La Vigor di Fatone in vetta, con Ladispoli e Fonte Nuova
Mai così in alto, dal 1995, ad Acquapendente
Il traffico aumenta, non diminuisce, sulla strada delle illusioni, delle ambizioni, dei sogni. La Vigor Acquapendente regola di giustezza e con merito il Futbol Club, già privo di quattro elementi, per 2-0, e aggancia Ladispoli e Fonte Nuova. Tutto questo grazie alla brutta battuta d’arresto mattutina dei giocatori di Claudio Solimina, surclassati, all’Aristide Paglialunga, nel 4-1 incassato dai cugini del Fregene, forse il miglior Fregene di stagione. Mentre i ragazzi di Giancarlo Oddi non andavano oltre lo 0-0 nel derby con il Villanova, squadra sempre vivace ma che ha imparato il concetto di difendersi, contrattaccare e, qualche volta, accontentarsi.
Dicevamo del derby tirrenico: un gran primo tempo, quello disputato dai giocatori di Paolo Caputo, che vanno in rete con Giuffrida e Nanni nel primo quarto d’ora, e ancora con Nanni dal dischetto, di lì a poco. Nella seconda parte Celi porterà il Fregene sul 4-0, prima della rete della bandiera ladispolana.
A un punto dal trio di vetta il Montecelio, che passa di misura a Monterotondo dopo essere rimasto in 10 contro 11: viene, infatti, espulso Ruggeri, nel corso del primo tempo. Al 18′ della ripresa va in gol Cesaro, su calcio di rigore, ed è il punto che non verrà più messo in discussione, al fischio finale. Monterotondo troppo ingenuo, nella fattispecie, e tre punti serviti su un vassoio alla fortunata avversaria.
Facciamoci a capire. Delle attuali prime in classifica e inseguitrici o presunte tali, le caratteristiche di chi possa, sul piano economico ed organico, arrivare a febbraio ancora a giocarsi le possibilità di un posto al sole sono presto definite: il Ladispoli e il Fonte Nuova sono due club gestiti con criterio ma che impiegano diverse possibilità, e sulla cui serietà c’è da giurarci. La Vigor Acquapendente è una matricola ma ha tanta qualità nell’undici di base e anche in qualche riserva, magari non in tutta la panchina. Il Montecelio, per stessa ammissione di chi decide, è dovuto ricorrere al noleggio della panchina per “fondere le energie”, come dicono quelli bravi, altrimenti la messa era finita da un pezzo. Quelli meno diplomatici, ma non avviene soltanto in terra tiburtina, parlano di “affitto temporaneo della panchina senza passare dai grandi supermercati”, dove le fanno di legno, tipo “fai da te”. Lo Sporting Città di Fiumicino potrebbe risultare società non esperta della categoria ma si vuole giocare con dignità, come ha detto Scudieri, le sue carte per togliersi qualche soddisfazione, ma se non dovesse primeggiare non si strapperebbero davvero i capelli, a 500 metri circa dalla darsena tirrenica. Il Villanova è più che abituato, lo ha dimostrato, in due anni degli ultimi tre, a giocarsi, pur con una banda di ragazzini, il quarto posto davanti a realtà ben più conosciute! Ora il punto è un altro. Quale riuscirà, tra Sorianese, Fregene e Trastevere, a rappresentare meglio un percorso costante? Infatti la squadra di Pirozzi ha un ruolino di marcia interno preoccupante, e buon per la formazione di via Vitellia che la vetta disti, questa sera, soltanto 6 punti, e il 2° posto 5. Fermo restando che il gioco visto oggi, in occasione della vittoria dello Sporting Città di Fiumicino, ha lasciato parecchie perplessità, agli appassionati dirigenti romani.
I cimini guidati dal giovane D’Antoni sono una squadra giovanissima, in senso assoluto; i biancorossi di Paolo Caputo si esaltano contro le grandi ma sapranno inanellare numeri interessanti? I senatori della squadra cara a Davide Ciaccia, Dario Barnabei e Massimo Corinaldesi viaggiano a buon ritmo e con la consapevolezza di disporre di qualche numero; forse nella “linea verde” c’è qualche giovanotto un po’ meteoropatico, caratterialmente, che deve ricordarsi di lavorare per la causa collettiva. Cosa riuscita benissimo, per esempio, contro il quotato Ladispoli.
Alla ribalta, oltre alla formazione di Fatone, che è matricola, e che vive il più importante momento della sua storia dal 1995 a oggi (anno della vittoria in Coppa Italia ai rigori sul Santa Marinella, n.d.r.), lo Sporting Città di Fiumicino: la formazione allenata da Raffaele Scudieri vince 3-1 al Vittorio Bachelet, grazie alla rete di Di Fiandra (18′) e al raddoppio di Palermo (24′). Un’autorete nella ripresa riapre i giochi ma la squadra ospite ha avuto il grande merito di non rinculare, e anzi di continuare a provare qualche attacco, fino alla terza, decisiva segnatura. Tre punti aurei, per il Città di Fiumicino, situazione che ora si comincia a ingarbugliare, nelle fila romane, per lo scarso raccolto legato alle partite interne.
Con i fiumicinesi, a quota 16, arriva, dal pomeriggio di Palombara, il Cre.Cas., che riesce ad avere ragione (3-1) della Sorianese. A 15 il Villanova, i cimini restano a 13, ripresi dal Fregene, a 12 aggancio anche del Grifone Monteverde, che ha vinto a Monterosi per 3-2. Partita rocambolesca, quella del Marcello Martoni: biancorossi di casa subito avanti, con Polani (4′), pareggio di D’Amelio (22′). Un ispirato Dei Rossi segna al 60′, Tovalieri si conferma un buon realizzatore al 68′, per il 3-1 esterno. Chiude Mariuta (92′), quando è tardi, quando i tre punti hanno preso la via della Capitale, direzione Portuense.
Lo 0-0 di Civitavecchia-Santa Maria delle Mole Marino non verrà ricordato come uno dei migliori incontri del campionato, e anzi conferma come i due attacchi siano e restino tra i più sterili del campionato: di gioco se ne è visto poco, e i problemi permangono, per entrambe le squadre.
Nelle parti basse della graduatoria l’Almas va sotto a Ciampino col Montefiascone, rete di Serafini (58′), raddrizza la gara con il gol di Ippoliti (62′), e segna il 2-1, che sarà l’esito definitivo, con Bendia (68′), per tre punti che sono oro per quanto pesano.
Massimiliano Cannalire