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Lupa Castelli Romani: per l’attacco c’è La Cava

Come ampiamente anticipato dalle indiscrezioni apparse sui principali siti internet che si occupano di calcio dilettantistico, c’è un nuovo arrivo in casa Lupa Castelli Romani. Alla corte di Giorgio Galluzzo arriva infatti Mario La Cava, attaccante classe 1981 in uscita dall’Olbia, dove era stato scelto per dar peso al reparto offensivo di un club costruito per vincere il campionato. Nonostante nella mattinata sembrasse ormai certo il passaggio dell’attaccante campano al Potenza, nella giornata di mercoledì La Cava ha svolto il suo primo allenamento a Rocca Priora, spiazzando tutti e confermando di aver scelto la Lupa Castelli Romani.

“Nei giorni scorsi ho letto di tutto”, commenta Mario, “e mi è venuto anche un po’ da ridere. Non nego di aver avuto contatti con il Potenza, come peraltro ne ho avuti con l’Arzanese e l’Acqui, ma da qui a parlare di ufficialità ce ne passa. Ci tengo a precisare che non avevo preso accordi di alcun tipo con nessuna squadra, anche perché per venire alla Lupa negli ultimi due giorni ho vissuto una vera Odissea! Dopo aver perso un aereo martedì mattina all’alba, sono riuscito ad arrivare ad Olbia per firmare lo svincolo, ho liberato la casa e sono ripartito con la nave direzione Civitavecchia, senza poter utilizzare il cellulare. Appena sbarcato ho letto le notizie che erano state pubblicate, se di notizie si può parlare, ed ho immediatamente contattato il direttore generale Pietro Rosato per smentire ogni voce, e confermargli che la mia scelta era la Lupa. D’altronde, io vivo a Terni e mia moglie è incinta di 6 mesi, quindi ci tenevo a scegliere una squadra che avesse ambizioni importanti e che allo stesso tempo mi permettesse di stare vicino alla mia famiglia”.

Veterano della categoria, La Cava ha alle spalle esperienze importanti con Pomigliano, Todi, Ariano Irpino, Figline, Gualdo (in serie C2), Flaminia Civita Castellana, Rieti, Sansepolcro e Torrecuso, e nel suo lungo percorso ha incontrato diversi dei suoi nuovi compagni di squadra: “Ho avuto modo di giocare con Boldrini al Sansepolcro, e lo scorso anno siamo stati avversari nella corsa ai playoff visto che lui era alla Battipagliese ed io al Torrecuso. Con Siclari, invece, ho sempre desiderato giocare e ci sono andato vicino quando stavo per firmare con il San Cesareo. Lui è un giocatore che oltre a fare molti gol, ne fa fare anche ai compagni di reparto, come ha sottolineato Nohman in una recente intervista, quindi è il compagno perfetto per un attaccante. Molti giocatori si sarebbero spaventati ad arrivare in una squadra così forte, chiedendosi se avrebbero mai trovato il modo di giocare, ma io non sono così. Magari non giocherò tutte le partite, ma ciò che conta è che potrò dare qualcosa quando sarò chiamato in causa. Fisicamente sto bene, e oggi mi sono voluto allenare nonostante avessi alle spalle poche ore di sonno, proprio perché non vedevo l’ora di iniziare. Sono contento, prima di tutto per essere stato scelto da una società così importante come quella del presidente Virzi, ma anche perché ho la possibilità di lottare per un obiettivo importante”.

Lo stesso che La Cava aveva scelto di inseguire in Sardegna, quando fu chiamato dalla dirigenza isolana per completare un attacco di tutto rispetto con Oggiano e Molino. “Ad Olbia in estate si era partiti per vincere il campionato, ma con il passare delle giornate le cose sono cambiate, quindi non mi sembrava corretto rimanere, era come se volessi approfittarmi di una situazione che era diversa da quella che si era prospettata all’inizio. Lascio una società modello, ci tengo a sottolinearlo, e il primo messaggio che ho ricevuto oggi, quando è iniziata a circolare la voce che avevo trovato l’accordo con la Lupa, è stato quello del DG dell’Olbia, a testimonianza dell’immutata stima che rimane tra di noi. Ora, però, sono qui e voglio dare il mio contributo alla cavalcata vincente della Lupa Castelli Romani, per confermare la fiducia che la società castellana ha riposto in me”.