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Eccellenza A: Fontenuova-Villanova 2-2

fonte nuova-villanova

Pari in extremis: Fonte Nuova e Villanova si dividono il bottino

La squadra di Oddi in difficoltà a centrocampo, dove i ragazzi di Di Loreto fanno

più densità. Tiburtini in vantaggio come nella prima gara poi interrotta; e, come in

quella circostanza, gli ospiti restano in 10 contro 11. Ripresa pirotecnica

FONTE NUOVA-VILLANOVA  2-2

Fonte Nuova: Madawa, Aguglia (72′ Cristofari), Riccioni (76′ Toncelli), Minelli, Muzzachi, Razzini, Bertino (52′ Sansotta), Severini, Silvestrini, De Michele, Berardi. A dis. Silvi, Comito, Popavac, Loreti. Allenatore: Giancarlo Oddi. Villanova: Trinchera, Tavaniello, Dovidio, Petrella, Di Mauro, Santori, Ramceski (74′ Vitali), Graziani (87′ Prodan), Camilli, Giampaolo, Vittorio Marini (83′ Ranieri). A disp. Rampi, Lorenzo Marini, Togna, Meloni. Allenatore: Cristiano Di Loreto. Arbitro: Sig. Repace di Perugia. Assistenti: Sigg. Verolino e Musumeci della Sezione A.I.A. di Ciampino

Reti : 19′ Marini (V), 50′ Bertino (F), 65′ Dovidio (V), 88′ Berardi (F)

Note: espulso al 28′ pt Petrella (V.) per somma di ammonizioni. Ammoniti: Ramceschi, Vittorio Marini,  Minelli, De Michele, Berardi. Calci d’angolo per il Fonte Nuova. Recupero: 5′ nel II tempo.   Dal nostro inviato al “Comunale” di Tor Lupara di Fonte Nuova (Roma)

E’ uscito un pareggio, sulla ruota del recupero di Tor Lupara tra Fonte Nuova e Villanova, madamigelle nella corsa alla Serie D e, da Cenerentole, da più di qualche domenica consapevoli di giocarsi la duplice, ghiotta opportunità che può portare al piano di sopra. Termina 2-2, un risultato benedetto dalle dirette concorrenti a primato e posto play-off, a cominciare dal Trastevere, rappresentato sulla tribuna del “Comunale” da tutto il suo stato maggiore, Betturri-D’Alessio-Calce, passando allo Sporting Città di Fiumicino e finendo con il Fregene ed il Ladispoli. Che, tra quelle ambiziose, è quella che ha raccolto meno negli ultimi due turni, ossia un punto in casa del Monterosi fanalino di coda del girone A.

Tra le contendenti quella che meglio si è espressa è senza dubbio il Villanova, e per diversi motivi: due volte è andata avanti, la seconda quando Petrella commette una sciocchezza clamorosa, essendo già stato ammonito, quando porta via come non si deve la palla a un avversario sulla tre-quarti d’attacco. Ma soprattutto la formazione di Cristiano Di Loreto ha mostrato densità in mezzo al campo e i giusti spazi occupati anche sui lati. Il problema della formazione di Giancarlo Oddi è stato proprio quello, per oltre un’ora, di puntare su fastidiosi lanci lunghi dalle retrovie senza l’impiego del pacchetto mediano e della relativa zona di competenza. Anche il cambio di passo, palesemente assente, tra i padroni di casa, desta non poche preoccupazioni. E domenica c’è il derby con l’esperto Claudio Fazzini e il suo Cre.Cas.: infatti il popolare e vincente tecnico romano e romanista era presente in tribuna a studiare in vista della prossima giornata di campionato. La grinta e la volontà non hanno di certo difettato, nella seconda parte della ripresa, ma il Fonte Nuova va decisamente meglio quando non gioca la palla alta bensì a terra: in questa maniera sono stati costruiti i veri pericoli alla porta tiburtina. La cronaca – Al 2′ Petrella per Dovidio, che alza la mira. Al 5′ Bertino di testa innesca Silvestrini con Petrella costretto al fallo tattico sulla tre-quarti: buon per il centrocampista impegnato in fase di chiusura che di fianco a lui ci fossero già due difensori: ammonito. Al 7′ Razzini lavora un bel pallone per Aguglia sulla destra, cross del capitano di casa che Riccioni, di testa, manda di poco alto. La replica, sul versante opposto, si infrange sul muro bianco. Al 13′ fuga a sinistra di Camilli che entra in area cercando il primo palo, con Madawa che chiude bene di piede mandando la palla sul fondo. Dal susseguente calcio d’angolo di Graziani Marini di testa manda il pallone parecchio al di sopra della traversa. Al 16′ gran tiro di Petrella, meraviglioso volo di Madawa che devia la sfera sul palo sinistro; la palla torna al centro dell’area di rigore, arriva Camilli che segna, ma partendo evidentemente da una posizione irregolare. Giusta la segnalazione dell’assistente Verolino e l’equo annullamento del punto dei giallo-blù della famiglia Armeni. La partita vive su un ritmo lento e con improvvise giocate costruite anche e soprattutto da palla ferma: al 18′ la difesa del Villanova chiude bene in angolo su Riccioni; da questa situazione nasce un cross di Aguglia per Silvestrini che impatta debolmente il prezioso cuoio, spedendolo sul fondo. Al 19′ Villanova in vantaggio: questa volta il calcio d’angolo Graziani lo va a battere dalla destra, per Marini che è rapido e abile a sfruttare il sonno profondo di Madawa e di buona parte del reparto arretrato, mandando il pallone sull’angolo lontano, in rete: 0-1 e grande esultanza del popolo tiburtino, intervenuto in casa dei “cugini” e condomini dei quartieri alti. Al 21′ Berardi sciupa da buona posizione. Al 23′ De Michele in verticale per Silvestrini che, sull’uscita disperata del portiere per il primo, grave errore nelle retrovie della compagine di Cristiano Di Loreto, manda a incrociare, incredibilmente, il pallone fuori di parecchio, rispetto al palo di destra, angolando troppo la conclusione! Al 24′ Petrella per Dovidio che entra in area e calcia, di fretta, sull’esterno della rete. Al 25′ Silvestrini impegna dalla distanza Trinchera. Al 27′ seconda catalessi difensiva di Santori e compagni: da una rimessa laterale arriva un gran pallone per De Michele che tira al volo mandando la palla di poco sopra il montante orizzontale. Al 28′ Petrella, il “bell’addormentato nel bosco (nomentano)”, commette una clamorosa ingenuità che, a conti fatti, avrebbe potuto presentare un inclemente conto, al triplice fischio: per fermare un avversario in un punto non pericoloso del campo, riscuote la seconda ammonizione e lascia il Villanova in 10. C’è di che meditare. Al 30′ tiro di Dovidio dalla media distanza, con Madawa che para a terra. Al 33′ proseguono più i bassi, che gli alti, per il portiere di casa, più volte capace di disperdere delle doti, quest’anno: il suo errato passaggio verso il terzino sinistro incoraggia Ramcescki al tiro, che viene neutralizzato a terra, sulla sua sinistra. Al 40′ Di Mauro salva su un tiro di Minelli dopo una bella combinazione innescata da De Michele e Berardi. Al 42′ Graziani manda alto un tiro da 22 metri. Al 5′ del secondo tempo il primo pareggio di giornata del Fonte Nuova: De Michele si libera in maniera spicciola di Dovidio (fallo?), entra sul fondo, dalla destra, in area, mette un gran pallone per Bertino che, con un gran tiro di interno destro, manda la palla nell’angolo più lontano: 1-1. Il numero 7 locale dovrà uscire perché, nel calciare, si fa male. Quanta sfortuna. Al 10′ un tiro di Camilli in diagonale, tentato in corsa, esce solo di mezzo metro rispetto al palo destro. La replica è di Silvestrini che prova lo stesso gesto atletico incassando la medesima sorte. Il Fonte Nuova, pur in superiorità numerica, resta a 4, dietro, ma fatica, maledettamente, in fase di costruzione, e prosegue con lanci che risultano raramente concreti, con il pallone che non passa mai in mezzo al campo. Naturale risultato è quello di incentivare una squadra di grande carattere e personalità, ma anche in palla, quale è di sicuro il Villanova. Che al 20′ va in rete su calcio piazzato mancino dai 22 metri: una gran parabola di Dovidio, che manda la palla in porta, senza che Madawa possa far nulla: 1-2. Al 30′ Sansotta sbaglia la mira da favorevole posizione mentre al 35′ Trinchera sgambetta De Michele che resta in piedi e, quando è contato da Santori, il difensore gli porta via la palla, regolarmente. Al 37′ Cristofari incoccia male il pallone, anzi debolmente: parata in due tempi di Trinchera e occasione sfumata. Al 43′ la rete del definitivo 2-2. Giampaolo perde una sanguinosa palla sulla tre-quarti difensiva, che De Michele raccoglie, lavora sulla sinistra, pennella per il grande stacco di Berardi, che sale di testa e prende in controtempo il numero 1 del Villanova. Finisce in pareggio. Le dirette concorrenti non speravano di meglio. E da domenica è un’altra storia.

Massimiliano Cannalire

 

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