Il Città di Ciampino ha perso una imbattibilità che durava da quasi tre mesi cedendo per 1-0 sul campo del Team Nuova Florida, a Torvajanica. «Una gara condizionata dal forte vento – racconta il difensore centrale Alessandro Figlioli – e dal gol subito dopo nemmeno un minuto. Ma da quel momento in avanti abbiamo fatto solo noi la partita, sciupando alcune ghiotte occasioni e non riuscendo a segnare anche per un po’ di sfortuna, come nel caso di una doppia traversa colpita da un pallonetto di De Nigris o del palo preso direttamente da un corner da Matozzo. E’ stata una delle più belle prestazioni stagionali, ci sarebbe andato stretto perfino il pareggio eppure siamo tornati a casa senza punti. Ma certamente non ci abbattiamo». Un po’ di pressione dopo settimane davvero d’oro, comunque, la squadra del presidente Cececotto e di mister Baiocco tornerà a sentirla: il Sermoneta è a cinque punti. «Una distanza che non ci consente di stare tranquilli – conferma Figlioli -, ma va ricordato che prima di Natale eravamo cinque punti dietro l’allora prima in classifica e che comunque faremo di tutto per cercare di arrivare al doppio scontro diretto ravvicinato (a Sermoneta e in casa con la Lepanto Marino che ora è terza, ndr) mantenendo almeno l’attuale vantaggio». Il difensore centrale, 30 anni («come Tornatore, ma io li porto decisamente meglio» scherza Figlioli), è già proiettato sui prossimi delicatissimi impegni del Città di Ciampino. «Domenica riceveremo il Velletri che all’andata ci inflisse la prima sconfitta. Sono una squadra giovane che da poco ha cambiato allenatore e che sembra in un buon momento di forma: tra l’altro sono in lotta per evitare i play out e dunque non faranno regali. Ma anche noi abbiamo motivazioni altissime. Solo da domenica sera inizieremo a pensare alla semifinale di ritorno di Coppa con il Palocco (andata 0-0, ndr), un appuntamento con la storia per questo club che merita le più grandi soddisfazioni». Chiusura sulla sua stagione. «Sono in una rosa importante, con tanti compagni di reparto molto forti: è stimolante mettersi in gioco e doversi sudare lo spazio» specifica Figlioli.