SEZZE: Stefanini, La Valle, Pecorilli, Petrussa, Scuoch, Di Trapano, Martelletta, Cece (22’ st Perna), Rapone, Rieti, Lisi. A disp.: Pastro, Antonucci, Mancini, Reginaldi, Ciotti. All.: Gaeta
PRIVERNO: Marinelli, Cacciotti, Di Meo (4’ st Violanti), Di Giorgio, Garofalo, Paniccia, Spilabotte, De Paolis, Birlandeanu, Capuccilli, Di Giulio (30’ st Mandatori). A disp.: Di Pietro, Orbino, D’Amici. All.: Capuccilli
ARBITRO: Rastelli di Ostia Lido- Assistenti: Girolami di Aprilia e Forte di Cassino
NOTE: Ammoniti: Paniccia, Capuccilli, Garofalo. Recupero: pt: 0’, st: 3’
Termina a reti bianche il derby lepino tra Sezze e Priverno, con i primi che dicono virtualmente addio alle residue speranze di raggiungere un posto nei playoff e i secondi che trovano un punto che lascia aperti i discorsi per la salvezza. Gaeta in avvio deve fare a meno di Pestrin, Coia e Colongi, squalificati. In campo si rivede Giuseppe Pecorilli, mentre davanti coppia inedita formata da Lisi e Rapone. Il Priverno, invece, si presenta al “Tasciotti” con le ossa rotte, tra squalifiche e defezioni varie, con l’ultima novità dell’abbandono di Vellucci sostituito dall’ex Pietro Capuccilli, nel ruolo di player-manager. Buoni ritmi in avvio nonostante il caldo, con gli ospiti che tengono bene il campo mentre Sezze sembra un po’ impacciata in fase di costruzione. La prima occasione del match capita a La Valle, che su calcio di punizione spaventa Marinelli, con la sfera che passa a qualche centimetro dal palo alla sinistra dell’estremo difensore privernate. Al 23’ sul servizio al bacio di La Valle Lisi non ci arriva per un soffio e l’azione sfuma. La risposta del Priverno arriva al 30’ con Di Giulio, che sfrutta un’indecisione della retroguardia setina, si invola verso Stefanini ma sulla sua conclusione la deviazione di Scuoch diventa decisiva. Al 32’ grande azione del Sezze orchestrata da Rapone e Lisi, con la palla che arriva a Cece la cui conclusione viene deviata in extremis da un prodigioso intervento di Garofalo. Al 39’ Sezze reclama il penalty per una spallata di Di Meo in area ai danni di Petrussa, ma il direttore di gara considera l’intervento regolare e lascia correre tra le proteste. Ancora Sezze al 41’ con Lisi che chiama ad un intervento impegnativo Marinelli, che si salva in calcio d’angolo. La ripresa inizia con gli stessi ventidue in campo e anche il leit-motiv della gara non cambia, con il Sezze che sviluppa un continuo possesso palla e gli ospiti pronti a ripartire in contropiede. Al 7’ bella conclusione di Rapone dal limite, con Marinelli pronto ad alzare la sfera oltre la traversa. Al 16’ Rieti in spaccata sugli sviluppi di un corner battuto da La Valle sfiora il montante alla sinistra di Marinelli. Con il passare dei minuti Sezze fa sempre più fatica a costruire azioni da gol, mentre il Priverno trova fiducia e contiene senza affanni. Gaeta prova ad inserire Perna, ma il Priverno continua a chiudersi e a non lasciare varchi e la gara scivola senza ulteriori sussulti fino al 90’ quando al triplice fischio a rammaricarsi è soprattutto la compagine rossoblu.
i che crossa verso il centro ma D’Ambrosio anticipa all’ultimo momento Funari e Capasso. Al 66’ l’occasione più ghiotta del match capita sui piedi di Capasso, bravo a stoppare di petto un cross a pochi metri dalla porta ma non altrettanto a dare potenza e precisione al tiro che troppo debole termina tra le braccia del numero uno castellano. Nella fase finale il Cori prende campo alla squadra di casa che sembra un po’ alle corde. Al 79’ Funari anticipato ancora un attimo prima del tap-in da Quadrini. Sul conseguente corner Triola colpisce direttamente la traversa. All’83’ prova ad uscire il Lepanto con il tiro di Capolei parato da Ristic. Allo scadere Triola ci prova dal limite da buona posizione ma non riesce ad inquadrare la porta. Sembra tutto finito con il match avviato verso il pari, quando nell’ultima azione di gioco al quarto minuto di recupero arriva la clamorosa quanto immeritata beffa per i giallorossi “bucati” da un calcio di punizione buttato in mischia, con palla che giunge a Capolei che tutto solo da pochi passi batte Ristic.