Lo Sporting Città di Fiumicino sfiora l’impresa
Grifone Monteverde-Sporting Città di Fiumicino 1-3
Grifone Monteverde: Cozzi, Crini, Lozzi, Marino, Faragalli, Ruggiero, Orru, Di Maggio (dal 12′ st Palombi), Tornesi (dal 19′ st Quattrini), Mancini, La Ruffa. A disp. Panella, Ruggiero, Buccioni, Papavero, Ognibene. All. Sgherri.
Sporting Città di Fiumicino: Giacchetti, De Franco, Gentili, Ingiosi, Palermo (dal 25′ st Pennacchia), Zamagni, Della Vecchia (dal 14′ st Di Menico), Marzi, Cosentino (dal 32′ st Cuomo), Parini, Gubinelli. A disp. Chessa, De Fabiis, Rosi, Ponzio. All. Scudieri.
Arbitro: Sig. Tomasello Andulajevic della Sez. di Messina. Assistenti Arbitrali: Sigg. Bartolomucci della Sezione A.I.A. di Ciampino e Petrini della Sezione di Rieti.
Reti: Palermo al 42′ pt (S), Marzi al 4′ st (S), Parini al 17′ st (S) e Mancini al 47′ su calcio di rigore (G).
Note: espulso Giacchetti al 47′ per fallo da ultimo uomo (S). Ammoniti: Marino al 26′ pt (G), Gubinelli al 35′ pt (S).
Roma – Non sono bastate tre reti, non sono bastati i tre punti conquistati con tanto sudore sul campo del Grifone Monteverde, allo Sporting Città di Fiumicino. Il Trastevere, grazie ad un gol di Rocchi, arrivato all’ultimo secondo, centra la prima storica promozione in Serie D; i ragazzi di Raffaele Scudieri concludono la loro straordinaria stagione regolare al secondo posto della classifica. Solo i prossimi spareggi diranno se anche la formazione portuale e portuense potrà lottare per il gradino superiore del calcio dilettante italiano, nella prossima stagione.
La partita con il Grifone Monteverde è iniziata su ottimi ritmi, con entrambe le squadre che provano da subito a trovare la via del gol. Il City ha controllato bene, i padroni di casa hanno cercato di sfruttare le palle inattive, ma poi il primo tempo ha iniziato progressivamente a scendere di intensità.
Le radioline costantemente sintonizzate su Fregene-Trastevere, mentre la partita del Villa De Massimi resta ancora inchiodata sullo 0-0. Arriva la notizia repentina dell’immediato vantaggio del Trastevere, del rigore sbagliato e dell’espulsione di Politi: capolista avanti ma priva di un giocatore. Poi il pareggio, che rimette tutto come prima, al 36′ della prima frazione del “Paglialunga”. In riva alla Via Portuense tutto sembrava annunciare un finale di primo tempo a reti inviolate, poi è arrivato il lampo di Palermo. Il numero cinque ospite, al 42′, decide di provare la conclusione da fuori area; Cozzi è impreparato, il tiro è potente ma non troppo angolato.
0-1 il parziale. Adesso Città di Fiumicino e Trastevere sono prime, insieme, a 64 punti.
La ripresa diventa una semplice formalità già dal quarto minuto. La palla dello 0-2 parte ancora una volta dai piedi di Palermo; calcio di punizione, stop di petto in area del capitano Ingiosi, appostato tutto solo sul secondo palo, e assist per Marzi che batte a rete con un ottimo inserimento.
Il valzer delle sostituzioni non cambia gli equilibri. Il Grifone Monteverde ha giocato con coraggio, ma non ha più nulla da chiedere alla stagione; al 17′ c’è spazio anche per la rete di Parini, ancora dalla distanza. Per il Città di Fiumicino la partita è in cassaforte, e, a Fregene, il risultato è fermo sull’ 1 – 1. Se così fosse, Trastevere e Sporting finirebbero a pari punti la stagione e la lotta per la promozione diretta sarebbe ancora aperta e demandata a uno spareggio. Arriva, però, il recupero: se al Villa De’ Massimi si registra solamente un fallo da ultimo uomo di Giacchetti su Mancini, con relativa espulsione del portiere e il calcio di rigore trasformato dallo stesso dieci di casa (1 -3 risultato finale), all’Aristide Paglialunga passa in vantaggio la capolista. In diretta radio arriva la notizia della fatale verticalizzazione, che spedisce Rocchi in gol, al 90° appena chiamato dal collega Sandro Natali. I dirigenti e i tifosi del Città di Fiumicino restano impietriti, dinnanzi alle radioline, perché, a questo punto, i restanti 4 minuti raccontano, nonostante un ultimo assalto del Fregene, finito sul fondo, che il Trastevere, ora sì, è imprendibile, almeno a regular season terminata.
L’amaro in bocca resta, il sogno diventa solo un po’ più difficile da raggiungere. Scudieri è soddisfatto, ma si dovrà ancora lottare. Questa, l’ultima istantanea di una giornata piena di emozioni. Potenza della radio. E’ proprio vero.
Simone Ciancotti Petrucci
L’intervista a Raffaele Scudieri
Lo Sporting Città di Fiumicino sfiora l´impresa in questa ultima giornata del campionato di Eccellenza. Vince la gara in casa del Grifone Monteverde per 3-1, reti di Palermo, Marzi e Parini, ma non basta perché il Trastevere al 90´ espugna il “Paglialunga” di Fregene diventando la formazione campionessa del girone A e quindi viene promossa per via diretta in Serie D. Il City dovrà affrontare i play-off e la prima gara si disputerà al “Cetorelli” il 17 maggio contro la Rignanese di Rignano sull’Arno (Firenze), squadra del campionato di Eccellenza toscano. Dunque, gara-2 si gioca fuori.
Mister Scudieri: “Volevo ringraziare i miei giocatori e il mio staff per il fantastico campionato. E´ stata un’annata stupenda ed abbiamo accarezzato il sogno fino all´ultimo secondo. Onore e merito al Trastevere: chi vince lo ottiene sempre. E con questo voglio spegnere fin da subito qualsiasi polemica dovesse nascere nei prossimi giorni. Nel girone di ritorno abbiamo vinto sette volte fuori casa, pareggiato una volta e subito una sola sconfitta, per altro fatale, quella di Montefiascone. Abbiamo incontrato un avversario che ha sempre vinto quindi ancora complimenti alla squadra del Trastevere. Noi siamo una società neo-promossa in Eccellenza e la nostra prima squadra è nata solo quattro anni fa ed abbiamo iniziato dalla Prima Categoria ed ora vogliamo riportare la serie D a Fiumicino, dopo ben quindici anni. Ora dobbiamo preoccuparci di recuperare i giocatori infortunati per affrontare i play-off. Purtroppo siamo costretti a giocare al ‘Cetorelli’ su un campo obsoleto, fatiscente, praticamente giochiamo sull´asfalto e siamo soggetti a continui infortuni. Bufalini è ancora infortunato, Ponzio ha giocato pochissimo. La mia non è una polemica, dico questo solo come costatazione. Con la società abbiamo cercato di valorizzare i nostri giovani locali che venivano da campionati provinciali, visto che non abbiamo le possibilità di acquistare i giovani dalle grandi società. Quest´anno abbiamo potuto gustarci Lorenzo Mambrini, talmente bravo che abbiamo dovuto accettare il suo trasferimento alla Sampdoria”.
L’analisi prosegue e va a fondo: “Abbiamo perso la possibilità di giocarci il campionato in uno spareggio all´ultimo secondo, vinto la coppa disciplina e lanciato giovani che non hanno mai fatto campionati d´élite. Nei play-off desideriamo ancora più supporto ma sono sicuro che il “Cetorelli” tornerà ad essere stracolmo. Questi play-off saranno come uno stage per prepararci alla serie D, in quanto affronteremo squadre di altre regioni. Da allenatore però non capisco come si possano cambiare le regole in corso d´opera. Dobbiamo giocare contro squadre che sono state obbligate ad impiegare solo due giovani, invece noi del Lazio abbiamo l´obbligo di quattro giovani ed ora ci dovremo adattare alla loro regola e cambiare il nostro gioco. Non so da quanto tempo una società laziale non vince i play-off per la serie D. Noi vogliamo tentare l´impresa e regalare alla città la serie D, dopo quindici anni”.
Francesca Lucaroni