FORTITUDO CALCIO ROMA–TOLFA 0–3
Fortitudo: Tordella, Tommassini, Cammilleri, De Benedictis (50’ Nardulli), Caridi (65’ Longo), Canofari, Modestini, Papaleo, Morelli (62’ Scarpa), Mellaro, Sob. A disp. De Vincentiis, Colonnna, Zuffardi, Campodonico. All. Lanna.
Tolfa: Boriello, Montironi, Sgamma, Martorelli (59’ Gallinari), Parla, Carlini, Testa G., Berardozzi (75’ Coletti), Bentivoglio, Mecucci, Compagnucci (69’ Marconi). A disp. Rossi, Testa D., Pasquini, Maisto. All. Bentivoglio.
Arbitro: Quattrociocchi di Latina. Assistenti Arbitrali: Sigg. Caputo di Latina e Fainelli di Aprilia.
Reti: 11’ Bentivoglio, 48’ st Compagnucci, 72’ Marconi.
Note: ammoniti Cammilleri, Caridi, Modestini (F); Montironi (T). Calci d’angolo: 5-3 per la Fortitudo Calcio Roma.
ROMA – Tolfa, missione compiuta. La squadra di Mario Bentivoglio travolge una Fortitudo già retrocessa e si laurea campione nel girone A di promozione, staccando il passi per la promozione diretta in eccellenza. Una giornata trionfale per la società cara al presidente Giorgio Franchi, una festa che unisce i tolfetani rimasti a casa attaccati alle radioline, e i tanti giunti a Roma per accompagnare la squadra nel momento più importante. In campo non c’è stata storia: i biancorossi hanno saputo far fronte a tutte le difficoltà ambientali legate al caldo, al terreno di gioco in terra battuta e all’orgoglio residuo della formazione locale con la necessaria concentrazione. Decisivo era sbloccare la gara nei primi minuti. E così è stato, sebbene dopo un minuto e mezzo di gioco la clamorosa occasione gettata alle ortiche da Mecucci qualche fantasma lo aveva fatto apparire. Dieci minuti più tardi, tuttavia, ad allontanare gli spettri ci pensa Bentivoglio. Sulla punizione calciata in area dallo stesso Mecucci, il figlio dell’allenatore si avventa sul pallone, anticipa tutti sul primo palo e infila Tordella con un bel tocco al volo. La reazione della Fortitudo si limita ad un destro a lato di Modestini al 27’ e al calcio di punizione di Mellaro al 31’, comodamente bloccato a terra da Boriello. Il primo tempo si chiude con il Tolfa in vantaggio per una rete a zero. Unica nota stonata per l’undici di Mario Bentivoglio è il mancato raddoppio, che avrebbe chiuso la pratica con un tempo di anticipo.
Ma è questione di minuti. Al 3’ della ripresa un lancio dal centrocampo spedisce Compagnucci in fuga in campo aperto. Bentivoglio sarebbe smarcatissimo al centro dell’area avversaria, ma l’attaccante esterno ospite sceglie di fare tutto da solo, si invola verso la porta avversaria e infila Tordella in uscita con un preciso tocco rasoterra di destro. Scelta azzeccata per il numero 11, che difficilmente si dimenticherà di questo gol, nel giorno della promozione. Con il Tolfa avanti due a zero, partita e campionato sono praticamente archiviati. L’ultimo sussulto locale lo regala Sob al 16’, impegnando Boriello di testa da calcio d’angolo. Poi solo accademia biancorossa e il meraviglioso sigillo di Marconi al 27’: in campo da meno di un minuto al posto di Compagnucci, il numero 16 ospite si esibisce in una straordinaria rovesciata e mette per la terza volta il pallone alle spalle di Tordella. La festa è completa. Tra striscioni, vino e trombette, la nutrita delegazione tolfetana si stringe in un grande abbraccio insieme a tutta la squadra, prima virtuale poi reale, negli spogliatoi e fuori dal campo. Complimenti al Tolfa, che ha vissuto la maggior parte della stagione alle spalle delle squadre di vertice, piazzando l’allungo vincente nel momento decisivo della stagione. Battuta l’agguerritissima concorrenza di formazioni come Atletico Vescovio, Boreale, Soccer Santa Severa e Compagnia Portuale Civitavecchia. Franchi, Bentivoglio e co. prenotano un posto nell’olimpo delle grandi del calcio laziale. La Fortitudo termina il campionato all’ultimo posto e retrocede in prima categoria.
Andrea Listanti
