A rischio la partecipazione al prossimo campionato di Promozione de La Storta. Tutta la documentazione è stata presentata e quindi non compare nella lista delle squadre non iscritte al campionato, ma il problema è relativo al campo da gioco non più disponibile. Un grido d’allarme vero e proprio è stato lanciato dalla società romana che ha scritto una lettera al Sindaco Marino per evitare di chiudere i battenti.
Di seguito una sintesi della missiva. “Dopo oltre 70 anni di storia siamo costretti a chiudere l’attività per indisponibilità del campo sportivo S.Eugenio. Ciò a causa del completo disinteressamento delle amministrazioni che in questi anni si sono succedute al Comune di Roma. La questione è annosa: la società sportiva esercitava la sua attività su un campo, frutto di una donazione a scopo sociale del 1953, concesso in comodato d’uso dai vari proprietari che nel tempo si sono succeduti. Negli anni ’70 inizia un contenzioso legale tra il Comitato di Borgata che rivendica l’uso del campo sportivo per i ragazzi del quartiere, in virtù degli scopi sociali della donazione, e il proprietario di turno, prima la S. George School e poi il San Gabriele che vende il terreno alla Italwagen. Anno dopo anno in seguito a nostre richieste reiterate, l’Italwagen ha concesso benevolmente l’uso dell’impianto per l’attività sportiva. Così, per 10 anni, siamo vissuti calcisticamente tra l’incertezza più totale e l’indifferenza del Comune di Roma che, interessato della questione, ha fatto sempre grandi promesse e progetti senza alcuna conclusione concreta. Ora siamo all’epilogo giacchè l’Italwagen non intende più rilasciare il nullaosta concesso per anni. Il risultato è che un territorio che conta 20.000 abitanti rimarrà senza alcun impianto che consenta ai bambini di giocare a calcio, e che una società, che nell’ultimo anno ha tesserato 190 bambini e ragazzi tra i 5 e i 16 anni e 50 adulti, sparirà per sempre”.