Non solo la Promozione di mister Fabio Panno che farà il suo esordio a Grottaferrata. Domenica toccherà anche ai Giovanissimi Elite del Racing Club iniziare ufficialmente la stagione con la prima gara di campionato sul campo della Fortitudo e dare il via all’annata del settore giovanile (le altre categorie inizieranno a ottobre).
Dell’avversario capitolino mister Emanuele Sabatino, neo allenatore del club del presidente Antonio Pezone, non sa molto. «Per me si tratta del primo anno in questa categoria – spiega l’allenatore – visto che finora ho allenato in prime squadre e Juniores e l’anno scorso sono rimasto fermo per motivi personali. In realtà avrei potuto arrivare al Racing già la stagione passata, ma come detto cause di “forza maggiore” mi hanno tenuto lontano dai campi. Fuori dal calcio, però, non ci so proprio stare e allora eccomi qui, pronto ad iniziare questa nuova avventura». Allenare la categoria Giovanissimi non lo ritiene affatto un declassamento. «Ci mancherebbe, è un onore guidare una delle squadre giovanili più importanti di questo ambizioso club: anche questa esperienza contribuirà indubbiamente ad arricchire il mio bagaglio professionale».
I Giovanissimi d’Elite hanno iniziato prestissimo gli allenamenti, addirittura prima di Ferragosto. «Lo abbiamo fatto un po’ per preparare al meglio la categoria che è molto dura – rimarca Sabatino -, ma soprattutto perché avremmo dovuto rappresentare il Racing al “memorial Varani”. Il torneo è stato molto intenso e mi auguro che non ci abbia tolto qualcosa in vista dell’avvio di stagione: non mi riferisco al lato atletico perché dal punto di vista della preparazione qui c’è uno staff di assoluti professionisti, ma magari dal punto di vista delle energie mentali. Tra l’altro il nostro è un gruppo quasi totalmente “novizio” della categoria d’Elite, ma questo non vuol dire che ci accontenteremo. Sono abituato a partire sempre per fare il massimo – conclude Sabatino – che in questo momento vuol dire fare 30 vittorie e subire zero reti, poi a fine stagione vedremo cosa ci avrà detto il responso del campo».