Tanta attesa, oltre duemila persone sugli spalti, come da anni non si vedeva. Il caldo, la sofferenza, le emozioni, l’urlo rimasto in gola. Tutto inutile, a Firenze ci va il Mazara che, spietato più che mai, nella fase finale di un match non certo esaltante, trova con un rimpallo la rete di Fontana che vale il pass per la finale di coppa.
Per il Cassino una delusione atroce. Dopo la vittoria della coppa regionale e il percorso trionfale nella fase nazionale, arriva un brusco risveglio a un passo dalla finalissima. Lo 0-3 maturato alla fine del primo tempo in Sicilia sembrava chiudere i giochi. E invece il 3-3, la sfortuna e poi tutto quello che è accaduto oggi. Senza Darbor e Cardazzi, Castellucci confida in una prova di spessore dei suoi per ottenere il risultato più importante della stagione. Ma già quello accaduto al 12′ è un segnale premonitore. Proprio Masciantonio, il giocatore più rappresentativo di questa squadra, colui che dieci anni prima indirettamente aveva aiutato a tornare in C dopo ventisei anni, si lascia andare a un eccesso di reazione, forse sentendo troppo la gara. Prima un giallo e poi quel rosso sventolato tra lo stupore di tutti. Un assistente di gara inflessibile segnala tutto all’arbitro ed ecco il Cassino in 10. La squadra soffre, non costruisce gioco, ma regge all’urto siciliano. Castellucci corre ai ripari, mette dentro Campobasso, rafforza la difesa e toglie dal campo Belmani. All’intervallo gli azzurri sono qualificati. Si va a riposo a reti inviolate. Nella ripresa la girandola di cambi. Castellucci leva un buon Corrado e inserisce Calcagni. Poi la grande opportunità al minuto 55. E’ bravo Longobardi a procurarsi un rigore e far cacciare per proteste l’ex sorano Erbini. Sembra fatta, ristabilita la parità numerica e sul dischetto la palla che vale una finale. Ma il destino è contro gli azzurri. Dagli undici metri Longobardi cerca l’angolino, ma trova il palo, la palla torna in campo ma è spazzata dalla difesa mazarese.
E’ un segno del destino. Il Cassino sembra reggere, Campobasso salva un gol sulla linea ma i siciliani ci credono e vanno in avanti. Si procurano un angolo al minuto 81. Un cross come tanti che però trova l’ultimo tocco vincente di Fontana che fa esplodere la panchina e i 150 che dalla Sicilia, da Roma, dal Nord Italia hanno raggiunto il Salveti per tifare la squadra del tecnico Napoli.
Sconforto in campo e sugli spalti, passano i minuti, saranno sei quelli di recupero ma non bastano. Sull’ultimo disperato tentativo nessuno riesce a buttarla dentro e far venir giù il Salveti. Il fischio finale sa di condanna. A Firenze ci va il Mazara, per il Cassino la delusione è tremenda. Giocatori impietriti a terra, tifosi che resteranno un’ora sugli spalti. La volontà di una timida richiesta di ripescaggio. La realtà di un altro anno di Eccellenza. Cassino merita palcoscenici superiori, ma manca ancora qualcosa.
CASSINO: Della Pietra, Di Vito, Amitrano, Partipilo, De Paola (81′ Radu), Mercurio, Corrado 62′ Calcagni), Shabanaga, Longobardi, Masciantonio, Belmani (24′ Campobasso). In panchina: Calcagno, Pirolli, Pontecorvo, Lombardi. Allenatore Castellucci
MAZARA: Jacopo, Lo Cascio (62′ Di Simone), Fontana, Comegns, Madstronardi, Gallina, Compagno (59′ Bono), Arnone, Erbini, Rosella, Cammareri (74′ Gambino). A disposizione Ilario, Terzo, Giacalone, Falsone. Allenatore Napoli
Arbitro: Zucchetti di Foligno
Assistenti: Nutti e Saviano di Valdarno. Quarto uomo: Paolucci di Lanciano
Rete: 81′ Fontana
Note: spettatori 2200 circa, di cui 150 a seguito del Mazara. Espulso al 12′ Masciantonio e al 55′ Erbini. Allontanato dalla panchina Pontecorvi. Ammoniti Cammareri, Shabanaga, Campobasso, Di Vito, Mastronardi, Bono. Angoli 5-1 per il Mazara.