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Roma, che peccato!

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Servivano 9 punti. Bologna in casa, Atalanta in trasferta e poi Torino nuovamente in casa. 9 punti per accorciare le distanze sul Napoli, impegnato nel prossimo turno nell’insidiosa trasferta di Milano contro l’Inter di Mancini, per poi giocarsi le chance di sorpasso nella partitissima dell’Olimpico il 25 aprile.

Nella prima tappa di avvicinamento però l’undici di Spalletti fa registrare un brusco stop impattando 1 a 1 in una serata molto, molto sfortunata che si incarna nel record di Salah capace di colpire tre legni in una sola gara (record!) facendo salire a 18 il conto stagionale dei giallorossi (record euoropeo!). Forse l’atavica mancanza di cinismo e cattiveria tipica delle squadre belle e tecniche non hanno spinto in più di un’occasione il pallone oltre la linea della porta difesa egregiamente da Mirante. Detto questo, il tecnico toscano ha poco da rimproverare ai suoi, la partita è stata giocata come si doveva giocare, per almeno settanta minuti ad una sola porta, due soli tiri subiti e almeno 20 occasioni da gol create ma non concretizzate se non una sola volta da Salah, che pareggia il gol della prima frazione di Rossettini, imbeccato alla perfezione da Francesco Totti. Il ritorno del capitano, subentrato all’inizio del secondo tempo tra l’ovazione del pubblico, non ha abbassato il livello di intensità della squadra ed ha aggiunto geometria e verticalizzazioni alla manovra giallorossa sfoggiando il solito piede e la solita classe. Il numero 10 giallorosso non è un giocatore finito come non è (non può esserlo) un giocatore di punta, ma sicuramente con il giusto approccio di tutte le parti in causa può essere ancora un’arma in più.

totti

Forse, a posteriori, l’inserimento di uno scalpitante Maicon a favore dell’avanzamento di Florenzi si poteva preferire ad uno Iago Falque poco dentro la partita, ma la produzione di squadra è stata comunque di livello.

Roma-Bologna ha confermato che splendido giocatore sia Diego Perotti (quantità e qualità come nessuno in Serie A in questo momento), ci ha detto quanto Rudiger sia cresciuto rispetto al girone di andata (insieme e grazie a Manolas) e quanto Szczesny debba migliorare i tempi e la tecnica delle uscite alte per proporsi veramente come portiere di livello top europeo.

manolas

Mai come quest’anno ci si approccerà al mercato con la sensazione che questa squadra, al netto dei riscatti, abbia veramente bisogno di pochi e mirati innesti per completarsi. Le parole di Pallotta – “non vendo nessun big, voglio vincere lo scudetto, ci stiamo arrivando” – fanno ben sperare. Sabatini continua a lavorare su una squadra, per una società, che probabilmente dal 1 luglio lascerà. L’orgoglio e la professionalità del direttore sportivo più chiacchierato d’Italia fanno credere che la squadra del prossimo anno, per il terzo anno di fila, partirà in prima fila…….e, non da sottovalutare, con i conti sempre più a posto.

Nel posticipo del sabato sera a San siro andranno in scena Itner e Napoli. In caso di vittoria della squadra di Mancini prendere i tre punti a Bergamo domenica nella partita delle 12.30 diventerà fondamentale,  per difendersi dalla rincorsa interista ma anche per credere ancora al secondo posto.

Mario Di Stasio

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