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La Libertas Casilina comincia a sentire il fiato sul collo della concorrenza

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La Libertas Casilina comincia a sentire il fiato sul collo della concorrenza. In un girone C di Promozione che, dalla metà in giù, ha una classifica davvero cortissima, la squadra del patron Umberto Coratti non può dormire sonni tranquilli. Domenica scorsa i capitolini non avevano la gara ideale per muovere la classifica e hanno ceduto per 2-0 sul campo del Racing, ma ora hanno appena tre punti di vantaggio sulla “zona rossa”.

«Contro il Racing non abbiamo giocato una brutta partita – dice il centrocampista classe 1995 Andrea Taglienti – Di fronte, però, c’era una squadra forte e tra l’altro reduce da una serie davvero impressionante di risultati positivi. Tra l’altro il gol del 2-0 è arrivato a inizio ripresa da una posizione di offside e a quel punto s’è fatta dura anche se fino alla fine abbiamo cercato di riaprire la contesa». L’ex giocatore della Borghesiana, con cui l’anno scorso ha giocato in Prima categoria, è tornato quest’anno al De Fonseca dopo aver giocato nel settore giovanile del Casilina. «Conoscevo mister Casarola e alcuni compagni di squadra, tra l’altro l’idea di fare un anno di Promozione mi intrigava e così sono tornato qui». Taglienti ha giocato da titolare nell’ultimo match e sta provando comunque a guadagnarsi un po’ di spazio. «Non è facile perché in mediana ci sono diversi buoni giocatori: ogni giocatore vorrebbe giocare sempre o quasi, ma bisogna anche rendersi conto dei valori che esistono in un gruppo».

Dalle parole di Taglienti non traspare timore per la situazione di classifica della Libertas Casilina a cui manca da tempo la vittoria. «Io vedo la squadra esprimersi su buoni livelli e sono convinto che giocando in questa maniera non avremo problemi a evitare i play out. Non siamo preoccupati della classifica anche se siamo consci del momento decisivo di campionato che stiamo vivendo». Domenica, poi, c’è la trasferta di Cori… «Un avversario tosto che ha quattro punti in meno di noi – ricorda Taglienti – Inutile negare che si tratti di una partita importantissima: forse anche un pari potrebbe andare bene, ma una vittoria ci farebbe togliere quasi del tutto dalla bagarre per salvarsi».

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