Cosa vuoi che sia un titolo provinciale per uno che ha saggiato anche la serie A (con la maglia del Brescia) e vissuto oltre dieci anni di professionismo da calciatore. E invece Antonio Bernardi assicura che il successo ottenuto alla guida degli Allievi provinciali fascia B del Casilina gli ha regalato grandi emozioni. «Assolutamente sì, è stata una cavalcata bellissima e la vittoria è esaltante in qualsiasi tipo di categoria – spiega l’allenatore, al primo anno da tecnico nel settore agonistico – Tra l’altro ho visto la gioia che questa vittoria ha regalato ai ragazzi, alle loro famiglie e alla società e questa è sicuramente la miglior soddisfazione».
La matematica certezza del primo posto è arrivata con il successo di due sabati fa con il La Rustica (2-1 grazie al gol in extremis di Pepaj), ma nello scorso fine settimana la squadra di Bernardi si è tolta un’altra grande soddisfazione nel derby con la Borghesiana.
«Abbiamo vinto 3-1 grazie alle reti di Di Giacomo, Occhianu e Monteleone e giocando un’altra bella partita, poi è scattata la festa (alla presenza tra gli altri del presidente Umberto Coratti, ndr) che il sabato precedente non avevamo potuto goderci al meglio perché in attesa dei risultati delle concorrenti» rimarca l’allenatore. Vincere un titolo con tre turni d’anticipo vuol dire avere fatto una stagione quasi perfetta. «I ragazzi hanno fatto un’annata incredibile, sono stati fantastici e costanti nell’impegno per tutto il campionato. Il merito principale di questo successo va a loro». Le fatiche ufficiali del Casilina non sono terminate. «Mancano due partite, tra l’altro di ottimo livello, sul campo del Cecchina (la seconda della classe, ndr) e in casa con la Roma Sei. Ma soprattutto dopo dovremo affrontare al massimo le finali per il titolo provinciale con le vincenti degli altri gironi». Solo dopo Bernardi e il Casilina discuteranno del futuro del tecnico. «Ora non ci penso, bisogna finire al meglio l’annata. Allenare i grandi? Al momento non mi interessa, voglio continuare nel settore giovanile».