L’analisi del tecnico frascatano dopo il pareggio di domenica scorsa: “Primo tempo compassato, ripresa giocata con maggiore intensità. Abbiamo creato tanto, ma siamo ancora lontani dalla mia idea di gioco”
Sulla carta era una partita da vincere a tutti i costi. Il campo, poi, non ha fatto altro che confermare le attese perché il Frascati, pur senza brillare, ha creato numerose occasioni. Alla fine, però, ci si è dovuti accontentare di un punto. Anche sofferto, perché è stato necessario un calcio di rigore, trasformato da Maurizio Brunetti, per recuperare lo svantaggio arrivato al quarto d’ora della ripresa a seguito di uno sfortunato autogol che aveva permesso all’Agora di trovarsi, anche clamorosamente, avanti 1-0. Insomma il Frascati fa e disfa, almeno in questo avvio di campionato. E non riesce ancora a trovare il ritmo e la continuità giusti. Le assenze di Stornaiuolo e Ulisse, in questo caso, non sono certo un alibi.
Anche Roberto Ferri ne è consapevole: bisogna continuare a lavorare sodo e dare di più. “Non posso essere soddisfatto del gioco visto domenica scorsa – commenta l’allenatore – ma pur con tante imprecisioni ed errori abbiamo creato diverse opportunità che non siamo riusciti a sfruttare a dovere. Era una gara da vincere a tutti i costi, ma non ci siamo riusciti. E alla fine dobbiamo anche accontentarci del pareggio, visto come si erano messe le cose”. Qualcosa di meglio nel secondo tempo, ma ancora troppo poco per mister Ferri. “Nei primi 45’ la squadra era molto compassata, faceva fatica a trovare l’intensità necessaria – sottolinea il coach – poi nella ripresa siamo scesi in campo con un altro piglio e la differenza si è vista, ma siamo ancora lontani dalla mia idea di gioco. Dobbiamo crescere, e tanto, sia a livello collettivo che di singoli. Ci sono tanti aspetti da perfezionare, tante situazioni provate e riprovate in allenamento che poi in partita non riusciamo a mettere in pratica. La soluzione? Il lavoro, non ne esistono altre. Nelle ultime due partite siamo comunque riusciti a muovere la classifica e questa può essere una buona base su cui ripartire. Però occorre cambiare marcia, migliorare ancora a livello di condizione e di affiatamento tra i giocatori e tra i reparti. Sicuramente dei passi avanti rispetto alla ‘prima’ ci sono stati, ma bisogna dare ancora di più”.