Un pareggio che lascia l’amaro in bocca ad entrambe. Da una parte la Lazio, a tratti padrona assoluta del campo con un gioco interessante ma non finalizzato in rete e dall’altra un Milan che si resa conto troppo tardi di poter fare risultato all’”Olimpico”contro una compagine che al primo graffio è andata in netta difficolta
Continua la maledizione dei romani contro le big del campionato.
Biglia e Suso gli autori dell’ 1-1-finale.
Dopo le amnesie messe in mostra nella trasferta di Pescara, il tecnico Inzaghi predica umiltà e concentrazione contro una diretta concorrente per l’Europa. È una Lazio sotto la lente di ingrandimento, che ritorna a giocarsi qualcosa di importante dopo un anno vissuto nel grigiore più totale. Davanti il Milan dei cinesi, cinico e bravo a raccogliere tre punti in nove a Bologna e in versione rimaneggiata con una difesa da inventare per Montella date le assenze pesanti di De Sciglio e Antonelli sulle fasce, di Romagnoli al centro, oltre a quella ingenua rimediata da Paletta nella sfida contro i Felsinei. Un momento difficile in chiave assenze per il tecnico campano, con le cinque di testa che non perdono colpi. Fare di necessità virtù. La nota liet porta il nome del solito Donnarumma. Parlando di numeri uno, dall’altra parte Marchetti, per l’ennesima volta, si fa male nel riscaldamento al ginocchio, spazio a Strakosha che ha svolto il minimo sindacale con un Milan in avanti non di certo irresistibile. Motivazioni a confronto in un “Olimpico” che ha mostrato un discreto appoggio nonostante un giorno feriale dopo le tristi vicende rugbistiche avvenute nel week-end nel “Sei Nazioni”. Keita parte dal primo minuto, al contrario delle notizie dell’ultim’ora. Basta e Radu fanno da esterni al duo olandese centrale: Hoedt – DeVrij. Biglia in mezzo al campo imposta con Parolo e Milinkovic in supporto. In avanti Immobile cerca profondità con gli assist anche di Felpe Anderson. Immobile ci prova, Donnarumma risponde. Anderson e Keita ci provano da lontano senza successo. In chiusura di primo tempo Donnarumma tocca Immobile in una rara giocata di estrema intelligenza, caduta in aerea e penalty che Biglia sigla con un tiro a mezz’altezza.
La ripresa è un monologo Lazio. Il Milan difende alla meno peggio. Sulle fasce Abate e Vangioni vanno in affanno però hanno un Immobile tanto frizzante quanto impreciso. Montella cambia assetto ad una squadra in evidente difficoltà, avanza il baricentro con l’innesto di Mato Fernandez e Lapadula alla ricerca del pari. In chiusura di tempo, da una giocata maldestra di Milinkovic ( in netta difficoltà), nasce il pari di Suso con un tiro indisturbato nell’area di rigore. Al secondo tentativo in porta, dopo quello nel primo tempo, il Milan trova il pareggio. Da una parte lo spreco, dall’altra il cinismo di fare necessità virtù. Pari e patta.
Mirko Cervelli
Foto Emanuele Gambino