La settimana che può decidere l’intera stagione. Alla vigilia della sfida contro il Sassuolo, il DS della Lazio, Igli Tare, parla senza mezzi termini del prossimo futuro della Lazio. La stagione entra nel vivo e senza impegni europei, l’attenzione è rivolta al campionato e alla Coppa Italia. Per entrare in Europa bisogna alzare il trofeo. Non ci sono alternative. Difficile. Più difficile invece la sfida contro il Sassuolo. Se il pensiero del derby è importante, quello di non steccare la gara contro Di Francesco diventa l’obiettivo principe dove non si può sbagliare. Dietro inseguono, l’Inter fuori da tutto spera. Pioli sogna una rimonta sulla sua ex squadra in un anno tragico è pieno di insidie. Stesso dicasi per L’Atalanta che sogna in grande anche con diverse defezioni. Nel calderone del limbo verso l’Europa, la gara del Mapei Stadium acquista un doppio significato.
Senza Marchetti e Basta, Inzaghi opta per le soluzioni Strakosha in porta e Patric sull’out destro. Per il Sassuolo la soddisfazione per la vittoria del Torneo di Viareggio. Dirige l’incontro Giacomelli di Trieste.
L’avvio stenta a decollare. LaLazio non incide e subisce. Biglia sbaglia, Lulic rimedia alla meno peggio prendendo un giallo. Dietro i primi minuti mostrano fatica e poco fosforo. Da una errata interpretazione di uscita di Strakosha su Berardi, lo stesso attaccante calabrese mette a segno il penalty giusto assegnato da Giacomelli. La Reazione laziale è nulla, timida. Lulic non incide, Felipe Anderson sonnecchia come Biglia e Parolo. I big stentano ed il gioco ne risente.
Alla prima vera spinta, la Lazio pareggia: Lulic mette in diagonale una palle per Immobile che che da posizione decentrata batte Consigli. La ripresa parte con il piglio giusto per gli ospiti. Inzaghi cambia in corsa passando dal suo marchio di fabbrica il 4-3-3 ad un 3-5-2 con gli inserimenti di Lombardi e Keita oltre a quello di Lukaku a rilevavate un evanescente Lulic. Keita rompe gli equilibri, spazia in largo e in lungo con la giusta intensità. Il Sassuolo si salva con Cannavaro sulla linea poi l’azione c’è sposta la bilancia verso la squadra di Inzaghi: cross di Lombardi, mischia in area che induce Cerbi in collaborazione con Consigli all’autorete. Nei minuti finali Pellegrini svetta di testa ma la sfera termina sul montante.
Tre punti che parlano europeo. Alla fine elogi per tutti, soprattutto per Inzaghi.
Mirko Cervelli