Sembra essere, come ormai spesso accade, un’estate molto calda anche dal punto di vista calcistico, tra procuratori spietati, società che falliscono, ambizioni di ripescaggio, spese folli e storie tristi. Un valzer di titoli e di passaggi di consegne societarie si sta verificando tra serie B, C e D. Protagonista l’Unicusano, università privata che da qualche anno si è lanciata anche nel mondo pallonaro acquisendo il Fondi calcio, che nella passata stagione ha militato nel girone C della Lega Pro, giungendo decimo nella regular season e uscendo poi nel primo turno play off sul campo della meglio classificata Francavilla. Nei giorni scorsi il brand aveva rassicurato tutti, confermando la disponibilità per una nuova stagione in terra pontina.
Ma all’improvviso ecco spuntare la trattativa con la Ternana, che è in serie B e l’impossibilità di avere due club nel professionismo. Da lì la retromarcia dei vertici, l’addio al Fondi e la chiusura con il club umbro, ormai vicino. In panchina a Terni andrebbe Sandro Pochesci. C’è di più. La Racing Roma, ai cui vertici c’è Pezone, retrocessa in D nella passata stagione e che non può usufruire del ripescaggio, starebbe per rilevare proprio il titolo del Fondi e così poter giocare nel professionismo nella prossima stagione. A quel punto resterebbe vacante il titolo di D, su cui già ci sarebbero diverse società interessate. E il Fondi? Difficile dirlo, i tifosi sono sul piede di guerra e vedremo cosa accadrà. La nuova Racing giocherebbe a Latina, ma sarà ancora Racing Roma? Intanto in panchina è stato chiamato il principe Giuseppe Giannini che dopo due anni di stop prova a dare un senso alla sua carriera da allenatore.
L’ex bandiera della Roma si è così presentata ai microfoni del sito ufficiale della società laziale: “Il minimo comun denominatore è la rabbia, anche del presidente Pezone che non vede l’ora di rientrare nell’anno agonistico per cancellare il recente passato, e per me perché sono stato due anni fermo e ho tantissima voglia di rimettermi in gioco, infilarmi la tuta e tornare ad allenare. Quando scegli la squadra al di là della categoria significa che hai trovato un ambiente ideale per lavorare. Seppur da poco, chi ha fatto calcio se ne rende subito conto, quando entri in questo centro sportivo della Racing capisci che c’è tutto. Anche se adesso sulla carta siamo in Serie D, c’è davvero tutto per fare professionismo, trovare quest’ambiente per un allenatore è eccezionale, per me è il Real Madrid. C’è il desiderio di allestire una squadra interessante, che dovrà fare divertire chi verrà a vederci e chiaramente anche ottenere risultati”.