Il direttore sportivo della prima squadra dell’Ostiantica Fabio Melchionna fa il punto della situazione visto lo stop del calcio regionale che, per ora, ha fermato anche il campionato di Promozione. Ecco la sua intervista integrale:
Fabio Melchionna, direttore sportivo della prima squadra dell’Ostiantica, come va?
“Buongiorno, è un momento straordinario per tutti, quindi siamo in attesa e fiduciosi che presto si possa riprendere una normalità da tutti desiderata”
Il campionato è stato fermato, si può proseguire solo con gli allenamenti in maniera distanziata. Quanto è difficile tenere alta l’attenzione e la concentrazione della squadra?
“È un momento dove cerchiamo di tenere un’attenzione minimale anche se mancano proprio i presupposti del gioco: la partecipazione, il divertimento, preparare una partita, vivere l’adrenalina domenicale. Non ci sono delle cose che ovviamente mancano a tutti e il mio pensiero più che a questi ragazzi grandi, va a verso i ragazzi più piccoli che perdono una parte importante della loro vita che è il gioco. Questo è un gioco quindi è divertimento, però è questo il momento. Come dicevamo è un momento straordinario e quindi facciamo di necessità virtù, cercando di trovare modi alternativi per far parte comunque di un insieme”.
Quanto è importante comunque riuscire ad andare avanti e riuscire a fare sport in questa fase storica?
“Beh, come ti dicevo è importantissimo perché il gioco non è solo arrivare alla gara e vincere o perdere ma è lo stare insieme, il condividere una progettualità, avere un insieme dove lo sport fa sì che anche i problemi si dimentichino, un’ora o un’ora e mezza, due ore di divertimento e cerchiamo di mantenerlo ovviamente mantenendo quelli che sono i protocolli però cercando di mantenere l’allegria dello stare insieme”.
Sicuramente questa è una fase delicata soprattutto per chi, come è avvenuto nel caso del presidente Polidori, ha fatto importanti investimenti nel corso degli anni anche sulla struttura e sul centro sportivo per cercare naturalmente di riempirlo in tutto e per tutto, al livello appunto di settore giovanile, di scuola calcio con numeri importanti, con la creazione adesso di campi di padel, insomma una struttura importante che chiaramente va mantenuta.
“Come dicevo prima, il mondo al di là delle prime squadre è comunque dei ragazzi grandi che hanno un lavoro e magari famiglia. I bambini purtroppo, così come a scuola, si perdono delle gioie che speriamo presto possano riconquistare perché la socializzazione, il giocare, il correre e abbracciarsi è troppo importante. Speriamo che presto questo momento sia un ricordo”.