calciolaziale.com

Torino – Lazio 2-3: per i biancocelesti la migliore prestazione di inizio campionato

Prima vittoria in trasferta e primi punti lontano dall’Olimpico per la Lazio che fa festa in un altro Olimpico, quello del Grande Torino. La prima sconfitta in campionato costa al Torino la testa della classifica e rilancia i biancocelesti. La Lazio è quella attesa: Rovella si è guadagnato il posto ad Amburgo a fianco a Guendouzi, Castellanos si riprende la casella del 9, con Dia alle sue spalle. La squadra di Baroni cerca subito di capire dove infilarsi nella densità del 3-5-2 del Toro, il modo lo trova Tavares che all’8’ esce da un contrasto tra Castellanos e il pressato Vojovoda, corre in campo aperto, alza lo sguardo e serve Guendouzi al limite: il francese, abbonato al gol piemontese, come a febbraio infilza il Toro con un destro secco che passa sotto le gambe di Paleari. La reazione granata è a lungo confusa e di bassa qualità tecnica: il Toro fa possesso e prova a sfondare soprattutto a destra, con Tameze che si sovrappone a Lazaro e costringe Rovella a lunghe rincorse. Solo nel finale di tempo però arrivano le prime conclusioni: al 37’ una punizione di Lazaro è deviata in angolo dalla barriera, al 39’ Sosa da lontano rompe il ghiaccio. È al 41’ la prima vera occasione per i vanoliani, frutto di un’azione sviluppata a sinistra con la prima sovrapposizione di Masina (il centrale difensivo di sinistra), arrivata a destra e da lì al centro, dove una doppia sponda di Zapata e Sanabria manda al tiro Ilic: Provedel deve volare per intercettare, poi blocca il successivo tentativo di testa di Zapata. La Lazio si rivede poco dopo: affondo di Tavares, svagato dietro ma travolgente quando attacca, e altro appoggio dietro, stavolta Dia conclude debolmente.

Le correzioni di Vanoli dopo l’intervallo sono quasi obbligate. Dentro subito Pedersen per Sosa, con Lazaro che passa a sinistra, e soprattutto Che Adams per Tameze, con conseguente passaggio al 3-4-1-2 e Sanabria nella posizione di trequartista. Le prime occasioni sono tuttavia della Lazio: Castellanos in mischia chiama Paleari al riflesso, sul corner seguente il portiere ferma Romagnoli davanti a sé dopo ponte aereo del Taty. Il Che è una scossa sul gioco e sul tifo – destro messo in angolo da Provedel – ma non basta sotto gli scricchiolii difensivi: al 15’ Isaksen scappa a Coco, dal fondo mette sul dischetto. Tre laziali si contendono il tiro mentre i granata stanno a guardare, il tocco spetta a Dia che fa il 2-0 facile. Vanoli ricorre allora a tutto l’arsenale: entrano Vlasic e Njie per Sanabria e Lazaro. Paleari tiene in vita il Toro fermando l’uno contro uno con Castellanos, Adams la riapre: percussione di Ilic a sinistra – la prima – palla bassa che il Che fa scorrere e poi incrocia mentre Tavares lo guarda. Baroni rinfresca la Lazio con Pellegrini, Vecino e Tchaouna e il 4-3-3 per chiudere lo spazio in trequarti. Vanoli è scatenato e si prende due gialli in successione, il Toro spinge ma non crea, se non con il solito Adams che ci riprova al 43’: destro largo. Altri ingressi: Marusic per Lazzari, Noslin per Castellanos. L’olandese impiega una quarantina di secondi a colpire: cross basso di Pellegrini, Vecino tocca, Noslin spunta per l’1-3. I difensori granata, di nuovo, osservano. Ma non è finita: il Toro ha ancora carica, Coco in mezza rovesciata su assist aereo di Masina riduce lo svantaggio. Ma è già il 3’ di recupero, non c’è più tempo. E a far festa è la Lazio.