- Serie D/G: Anzio-Sassari Latte Dolce 2-1
- SERIE D/E: Sporting Club Trestina – Ostiamare 1-1
- Serie D/G: Trastevere-Cynthialbalonga 3-2
- Juniores Nazionale gir. H: Roma City – Trastevere 0-0
- Serie D: il punto su Cassino e Sora dopo l’undicesima giornata
- Monza – Lazio 0-1: i biancocelesti sanno solo vincere
- Lazio che fatica ma la classifica è bellissima
- Serie D: il punto su Cassino e Sora
- Pronto riscatto Lazio: tre punti e alta classifica
- Cassino – Savoia 3-1: gli azzurri riconquistano la vetta
I voti del Cassino e della terna arbitrale
Colleferro-Cassino 5-3
LE PAGELLE DEL CASSINO
Parravano 4 Solo una definizione: disastroso: responsabile di non aver fermato il cross di Cerroni uscendo dai pali quando Corrado segna il 3° gol della capolista. Terrificante quando contribuisce, con Terra prima, mettendoci tutto quanto successivamente, a prendere altre due reti. Perché sulla 5° Pagnani ne aveva protetto l’uscita. E poi, dopo il gol di Neri, lo manda a quel paese. Dalla sua, oggi, soltanto l’età. Dimostri forza mentale e caratteriale. Per informazioni cerchi il numero del Colleferro Calcio.
Mercurio 4,5 Partita da incubo. Cerroni se lo sogna pure la notte. E’ quello che soffre di più la velocità di Cerroni. La sua partita è davvero imbarazzante. Poi Grossi lo cambia con Poziello e gli fa un favore (Poziello 5,5: sbaglia di testa la possibilità del 5-4 ma al di là dell’episodio consumato sotto misura, non è questo che Grossi si aspettava di lui. Intermittente)
Santilli 5 Partita di sofferenza, sia dalle sue parti, dove Corrado ci mette qualche minuto a prendere le misure poi scava un solco. Partecipa al naufragio senza riuscire a convincersi e a convincere i compagni a ripartire.
Terra 4,5Sul primo gol respinge corto concedendo a Cerroni il primo gol rossonero. E lì non ci può fare niente. Respinge il primo tiro di Neri al 23′ poi il 7 di casa pennella il 2-2 e anche qui Terra non può fare niente. Sul terzo gol si fa trovare fuori posto, causa il quarto e assiste, da spettatore, al quinto, mentre Parravano e in piccolissima parte Pagnani, sono i migliori rifinitori. Del Colleferro. Partita assai insufficiente.
Lucchese 5,5 Subisce la voglia di rivalsa dei dirimpettai, Iozzi e Costantini su tutti. I quali, col trascorrere dei minuti, diventano l’ago della bilancia mentre i mediani del Cassino spariscono nella seconda metà del primo tempo e per buona parte della ripresa.
Pagnani 5 Finché le cose vanno bene tutto ok. Nasce mediano, nella sua carriera, viene, da un paio di anni, gestito da difensore centrale, per il senso della posizione, per l’esperienza. Ma, con Terra, ha sul groppone il terzo gol (fuori posizione sul contropiede di Cerroni), in parte il quinto. Ma in piccolissima parte, quando Parravano si addormenta. E, ancora fuori dalla sua zona, sul quarto è lontano da Terra, che fa la frittata col numero 1. Si rimbocchi le maniche sennò il Cassino perde di lucidità nel momento in cui la piazza si è resa conto di dover correre per il 2° posto. Come quella bella Isola Liri del 2002-2003. Ma che dovette passare da Civitacastellana e Fagagna del Friuli (8 giugno, 0-1, rete di Pace al 58′), per salire in Serie D. Vero, Sandro?
Salemme 5,5 Sul piano difensivo è stato disastoso. La fase di chiusura non gli è appartenuta, merito di Cerroni: ci mette tanta buona volontà quando si tratta di spingere in avanti. Ma combina pochino (Radu 5,5: ci mette il carattere, prova a incoraggiare tutti alla riscossa. Ma lo fa senza una costante precisione quando il Cassino dovrebbe costruire).
Corsale 6= Un voto di stima per quanto fatto in generale e per essere stato tra i pochi a tenere la luce parzialmente accesa. Vai a pensare che segni 3 gol al Colleferro, ma ne prendi 5, e come sono stati presi. Calato alla distanza.
Carlini 7 Arriva da Isola del Liri e ritrova chi, Grossi, contribuì, 11 anni fa, a farla grande, Isola Liri. Viene spedito nella mischia perché, come Morelli, è Giocatore. Segna due reti in 12 minuti, dal 7′ al 19′ sfruttando al meglio quando spedito nei suoi pressi. Cosa avrebbe potuto fare di più. Quando il Colleferro smette di correre e superare (3-2), la difesa di casa gli concede raramente gli spazi sperati e ricercati. Non sopporta i duelli di fisico, ma è normale, per uno della sua tecnica. Parziale scusante: il campo non lo ha aiutato, nell’ora finale di gioco. Ma è merito di Macellari, Sfanò e compagnia bella. Comunque due reti in casa di chi ne ha subìte, precedentemente, 8 in 13 giornate, rappresenta un signor bottino.
Belmani 5 inconsistente, quasi avulso dal gioco, a possesso di palla del Cassino. Naufraga, impietosamente, impalpabilmente. E difatti Grossi lo leva. Toc toc, c’è qualcuno? (Di Vito 5,5: gioca qualche discreto pallone senza costanza, però).
Giglio 6 Da rifinitore costruisce il primo gol per Carlini (posizione sospetta ma le immagini sembrano dar ragione al secondo assistente di Pagano, Musumeci di Ciampino). Continua a cercare le sponde per i compagni centrali e più avanzati e segna il terzo gol disturbando la tranquillità di Zazzaro e della difesa colleferrina. Di più non avrebbe potuto, in una giornata così, con 3 reti messe a segno dalla sua compagine.
All. Grossi 6,5: ha il coraggio e la conoscenza dela materia idonei per gettare nella mischia, da subito, Carlini, che lo ripaga con due reti. Non aggiusta la corsia di destra, sul 2-0 in favore del Cassino, quando comincia il colabrodo sull’asse Salemme-Mercurio, se dobbiamo imputargli un errore palese. Tuttavia se la partita ha visto fino al 70′ le squadre corte, giocare in un fazzoletto di campo (citazione alla Bruno Pizzul!), è merito suo, di Fraioli e dei giocatori bravi interpreti dello spartito tattico. Arrivare a tre quarti di gara e vedere i calciatori seguire tali dettami non si vede tutte le domeniche, sia in Eccellenza che in altre e più alte categorie. Non avrebbe mai pensato, parole sue, via radio, nel dopogara, di..”assistere a errori così pacchiani, evidenti, che nemmeno in un campionato amatoriale capita di vedere”. Come dargli torto? Ha messo il portiere giovane, in assenza di Della Pietra, che si era infortunato in precedenza, per puntare sulla maggiore esperienza dietro e in mezzo. Ma tutta la difesa ha “bucato” la giornata meno adatta per forare, collettivamente; il centrocampo non ha cambiato marcia quando occorreva, nel secondo tempo, dopo aver accettato di giocare al calcio, nel primo. Lo aspetta una settimana di grande impegno.
LA TERNA ARBITRALE DEL “CASLINI” di COLLEFERRO
Arbitro: Pagano di Torre Annunziata (8). Assistenti Arbitrali: De Meo di Formia (7) e Musumeci di Ciampino (7,5).
Non capita di vedere un arbitro così sereno, nella gestione della partita. E non capita di annotare 10 ammonizioni senza mai perdere la lucidità. Nonostante i tanti “gialli” comminati, non ha inciso sulla gara. Un suggerimento: quando segna il terzo gol il Cassino (fallo sul portiere?) non deve andare verso il centrocampo perdendo di vista il secondo assistente, verso il quale vanno in 3, a protestare. Una prova sicuramente superata, con la presenza in tribuna di Neno Ceccarelli a incoraggiarne, crediamo, il cammino.
Pagano vede bene i falli quando si tratta di contatti e spinte in ogni parte del campo: si muove con disinvoltura, interviene senza platealità e con decisione, quando occorre. E tiene a freno il traffico all’altezza delle panchine fin da subito. Unico errore di posizione: sul rigore richiesto dal Ciampino è messo al di qua del limite dell’area anziché dentro ai sedici metri dove dovrebbe stare ogni arbitro (nelle sezioni insegnavano e credo insegnino ancora di chiamarsi fuori dai 16 metri: perché, quando si può vedere meglio, nel traffico?, n.d.r.).
Bene assistito anche sulle situazioni dubbie. Sia negli off-side che sui pochi falli segnalati. Rivedendo le immagini, probabilmente, ha ragione anche sul primo gol, il secondo assistente, quello sotto la tribuna (Musumeci). Smentendo le lamentele colleferrine. Ma promettiamo di vederle più volte, perché questa partita, errori difensivi a parte, tra il pubblico presente numeroso, l’ospitalità, il livello delle squadre e la storia dei club, è uno spot per il calcio di Eccellenza. Anche se profumava, e tanto, di Serie D, da un lato e dall’altro.
M.C.
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