PROMOZIONE/GIRONE B
Festa rimandata. Ma intanto c’è il Carnevalone, a Poggio Mirteto
Per la capolista esame comunque superato. I giallo-neri di Micarelli e Gentili
iniziano a festeggiare con il Carnevalone, il più antico del Lazio…
GIOV. HEL. ROMA-LA SABINA 1-1
Giov. Hel. Roma: Torrago, Lunghi, Zerkar, Talevi, Lamorgese, Caramanica, Orsini (dal 1′ st Halimay), Ciolfi, Capozzi (dal 30′ st Di Pinto), Carboni (dal 42′ st Turolli), Antonini. A disp. Saldillo, Contino A., Bovi, Contino V.. All. Casarola.
La Sabina : Murante, De Cola, Ceccarelli, Viola, Delle Monache, Amoroso, Danso (dal 20′ st Virlan), Urbani (dal 24′ st Di Benedetto), Prioteasa, Buscio (dal 31′ st Bocchini), Della Valleé. A disp. Pegza, Ferzi, Mancini, Di Francesco. All. Gentili.
Arbitro: Sig. Valentini di Tivoli. Assistente Arbitrali: Sigg. Passera di Roma 1 Mione di Aprilia.
Reti: 21′ autorete Talevi (L.S.), 40′ Orsini(G.H.R.).
Note: ammoniti Caramanica (G.H.R.) al 38′, Della Valleé (L.S.) all’86’, Turolli (G.H.R.) all’89’.
Colonna (Roma) – Poteva essere la domenica della svolta definitiva per La Sabina: mister Gentili e i suoi calciatori avrebbero potuto mettere (quasi) definitivamente le mani sul girone B della Promozione laziale; la Giov. Hel. Roma, però, ha sempre avuto tutte le carte in regola, per giocarsela con chiunque. La testa del classifica, perduta da alcuni mesi a causa delle numerose fuoriuscite, ha portato anche il suo nome. Allo stadio Tozzi di Colonna termina 1-1; per come è maturato potremmo dire che (quasi) tutti i presenti possono ritenersi soddisfatti. Finisce 1-1 non solo per quello che riguarda le reti, ma anche per l’assegnazione delle due frazioni: primo tempo ai ragazzi di casa, secondo tempo agli illuminati ospiti.
Le due squadre giocano la sfida a viso aperto, da subito, impostando il gioco sempre palla al piede, mai con dei lanci lunghi; l’incontro è piacevole, le formazioni corte e il pressing rendono il tutto più interessante.
Nonostante due sbavature iniziali, che hanno portato a due calci d’angolo non sfruttati a dovere dal La Sabina, la Giov. Hel. Roma cerca di dire la sua. Un profano delle vicende della Promozione non saprebbe dire quale squadra si trovi ad occupare la vetta della classifica, per quanta intensità e impegno mettono le contendenti.
Le azioni più interessanti dei primi quarantacinque minuti vedono la Giov. Hel. rendersi pericolosa al 5′, quando Urbani scende sulla fascia sinistra, mette in mezzo, ma la palla non trova nessuno pronto a buttarla dentro; poi la squadra di Colonna regala un gol agli avversari: Talevi insacca di testa, sul primo palo, nel tentativo di mettere in angolo, su un cross dalla destra di Buscio. I blu-rossi tentano di portarsi avanti ma si complicano la vita.
Decisamente più opaca La Sabina: dopo aver acquisito il vantaggio la formazione di Poggio Mirteto e Montopoli avrebbe dovuto insistere. Così concedono agli uomini di Casarola la possibilità di riparare. Al 40°, dopo aver sciupato almeno due occasioni, la Giov. Hel. pareggia e lo fa con Orsini che, dalla distanza, batte a rete con un tiro forte e preciso. Passano alcuni minuti e, a causa di uno scontro, il numero 7 è costretto ad abbandonare il campo.
La ripresa è meno entusiasmante. La capolista La Sabina cerca di vincere, i padroni di casa appaiono in difficoltà: Prioteasa, però, sciupa ben tre occasioni. La prima, al 20′, alzando troppo la palla dopo un cross di Buscio (non facile intercettare al volo sul secondo palo, a dire il vero): la seconda, al 27′, angolando troppo una conclusione interessante (palla fuori, sempre sul secondo palo, di un niente). E la terza, al 36′, senza riuscire a trovare la porta, di testa, da posizione ravvicinata, spendendo il prezioso cuoio sul fondo.
La sfida termina dopo tre minuti “supplementari”. Bravi a soffrire e a giocare con coraggio, i ragazzi della Giov. Hel., rimandati alla prossima sfida gli uomini del La Sabina, poco concentrati ad inizio partita.
Poteva essere la domenica giusta. L’appuntamento è rinviato. Anche perché a Poggio Mirteto è la domenica del Carnevalone, il più antico del Lazio. C’è di che festeggiare, comunque. Allegria!
Simone Ciancotti