“Quella di domenica potremmo definirla come la vittoria della volontà, e al contempo del desiderio dei miei ragazzi di riprendere un cammino interrotto da due sconfitte. Con l’Artena la squadra è stata superlativa, nonostante le assenze eccellenti. Non è stato concesso nulla, nemmeno un’opportunità ad una squadra che appena una settimana prima aveva fermato il Colleferro ed era reduce da una lunga serie di risultati utili. Noi siamo ripartiti da quei positivi settanta minuti con l’Albalonga. Sì, perché i ragazzi infatti una settimana prima si erano già resi protagonisti di una buona prestazione, salvo poi essere puniti da ingenuità difensive. Quindi era importante proseguire su quella strada. A differenza della gara con l’Audace San Vito Empolitana questa volta siamo stati bravi a concretizzare le occasioni. Ed è chiaro che poi quando si passa in vantaggio, si gestisce meglio il palleggio e si possono sfruttare al meglio gli spazi che inevitabilmente vengono concessi. Anche domenica si è evidenziata una certa crescita dei giovani. Ricordiamo che in campo ve n’erano sei ed il resto in panchina. Inoltre le quattro reti sono state realizzate proprio dagli under, due del ’94 e due del ’95. Sono questi, superfluo sottolinearlo, motivi di grande soddisfazione per una società che da tre anni si è posta come obbiettivo non secondario la crescita e la valorizzazione proprio dei giovani. Per quanto riguarda la classifica, con il successo di ieri abbiamo guadagnato il quinto posto, scavalcando il Cassino. Dunque a dieci giornate dal termine trovarci gomito a gomito con squadroni costruiti per vincere il campionato è per noi motivo di orgoglio. E ciò pur tra tante difficoltà, compreso quella di giocare un intero torneo senza il supporto della tifoseria, a mio avviso handicap non da poco. Questo ci tengo a ribadirlo perché qualcuno trovandosi a commentare lo omette sempre. Sfido chiunque a giocare tutte le gare senza il contributo della tifoseria ed a trovarsi a questo punto della stagione quinto in graduatoria. Basti pensare che in qualche match in cui la squadra, giovane, ha accusato un calo fisiologico, l’incitamento del pubblico avrebbe potuto essere di grande aiuto. Invece sempre qualcuno dà l’impressione di stare ad aspettare la sconfitta, dimenticandosi dell’obbiettivo da noi già raggiunto, quello della salvezza, della prestigiosa posizione occupata di classifica, della positiva crescita dei giovani. Ma noi siamo felici. Domenica andremo in trasferta ad affrontare un Pomezia che in casa si è sempre fatto valere. La sconfitta di ieri, seppur netta nel punteggio con il Colleferro ci può stare. Non dimentichiamo che la formazione pometina vanta anche elementi come Romondini che non hanno certo bisogno di presentazioni. Per noi certo non sarà facile ma vogliamo continuare a far bene cercando se possibile di trarre il massimo da questa gara, ovvero punti preziosi che ci consentano così man mano di rosicchiare alle compagini che ci precedono qualche posizione in classifica. Mi auguro per domenica di poter recuperare Infimo e Fanelli e dargli un po’ di minutaggio. In ogni caso a scendere in campo sarà sempre un Gaeta in grado di farsi valere, giovane e combattivo”