I fatti di Genazzano, come è normale che sia, non sono passati inosservati alle autorità federali. La cosa strana è verificare, semmai, se siano passati sotto tono e sotto banco al cospetto dei Carabinieri presenti, che hanno salvato dal linciaggio il vile lanciatore della bomba carta in mezzo a una tribuna piena di ragazzini e famiglie sostenitori del Paterno Calcio. In attesa che i militari della Benemerita svolgano le dovute indagini e consegnino all’autorità giudiziaria i dati di quel “fenomeno” e incauto personaggio, ecco i provvedimenti appena pubblicati sul comunicato ufficiale n. 280 della Lega Nazionale Dilettanti:
– SERPENTARA BELLEGRA OLEVANO € 3.000,00 di ammenda e 5 gare da giocare in campo neutro e a porte chiuse, per avere propri sostenitori fatto esplodere numerosi petardi (8) nel settore loro riservato; 1 sul terreno di gioco e 2 nel settore riservato ai sostenitori della squadra ospitata; lancio di 4 fumogeni di cui 2 nel recinto di gioco.
– lanciavano dal recinto antistante il proprio settore diversi oggetti contundenti (bottiglie di vetro, lattine e aste);
– forzato durante l’intervallo la rete di recinzione e dopo aver attraversato il terreno di gioco, lanciato una bomba carta all’interno del settore occupato dai sostenitori della squadra ospitata, causando tra i medesimi, tra i quali donne e bambini, un clima di panico.
Sanzione così determinata in considerazione dell’estrema gravità dei fatti, sintomatici di assenza, nei sostenitori della squadra ospitante, dei princìpi di cui all’Articolo 1 del Codice di Giustizia Sportiva, sia in considerazione della oggettiva idoneità dei fatti innanzi descritti, a cagionare gravi danni alla incolumità fisica dei presenti (rapporto Arbitro e Assistenti dell’Arbitro-rapporto del Commissario di Campo).
– PATERNO CALCIO € 1800, 00 di ammenda e 1 gara a porte chiuse per avere i propri sostenitori, in campo avverso, lanciato in direzione degli arbitri sputi e getti d’acqua arrampicandosi sulla rete di recinzione;
– al 35′ del secondo tempo lanciato in direzione di uno degli assistenti arbitrali una bottiglietta di plastica piena d’acqua che colpisce un ufficiale di gara al piede;
– per l’intera durata del secondo tempo proferito, con toni minacciosi, espressione blasfeme contro gli arbitri, il commissario di campo e gli organi federali, e lanciato getti di acqua e bottiglie di plastica ed aste nel recinto di gioco;
– al termine della gara fatto oggetto gli ufficiali di gara del lancio di numerosi sputi (rapporto Arbitro e Assistenti dell’Arbitro-rapporto del Commissario di Campo).