Bottino magro per il Vi.Va. calcio, fin qui ben al di sotto delle aspettative. La squadra cimina non ha certo cominciato col piede giusto il suo secondo campionato di fila in Promozione, un successo e cinque sconfitte non sono il contrario esatto di ciò che ci si aspettava, ma qualcosa di simile. L’allenatore Gianni Patrizi analizza il momento-no, e senza accampare alibi legati a infortuni o magagne arbitrali, si appresta a vivere la settima gara di campionato, in casa dell’Aranova, convinto del fatto che quanto prima i suoi uomini riusciranno ad affrancarsi dalla zona bassa della classifica.
Inizio difficile, tre punti in sei partite sono “poca roba”. Cosa influisce per questo inizio sotto tono del Vi.Va. calcio?
«Sicuramente “poca roba”, è assodato, mi aspettavo qualche punto in più che, a onor del vero, avremmo meritato in qualche partita per le prestazioni offerte. Sono molte le cose che hanno influito per questo inizio negativo, troppi infortuni per esempio, ma anche il fatto che la ruota sta girando… nella parte sbagliata».
Qual è la reazione dello spogliatoio?
«Lo spogliatoio è ovviamente deluso, siamo tutti delusi. Ma c’è voglia di reazione e di riscatto, e sicuramente non molleremo» .
Fortuna o cosa altro è mancato in queste prime sei gare di campionato?
«Beh… chi ha visto le nostre partite sa quali sono le cause che ci hanno portato a questa situazione. Ma sicuramente non ci piangiamo addosso».
Questione infortunati, quando pensa di recuperare quelli fermi ai box?
«Devo essere schietto? Non ho la minima idea, convivo con questa situazione dall’inizio del campionato, e quelli patiti dai miei sono tutti infortuni che purtroppo richiedono tempo per i recuperi».
Il Vi.Va. calcio interverrà sul mercato di riparazione?
«Se la situazione si protraesse a lungo in questa maniera, certamente interverremo e qualche tassello verrà inserito».
Cosa manca al Vi.Va. calcio per cercare di scrollarsi di dosso la bassa classifica?
«Mancano alcune componenti che sono venute meno dall’inizio del campionato, ma per ora preferisco non parlarne parlare».
Il campionato al momento sembra spaccato in due con le squadre in vetta che non perdono colpi e quelle nella parte destra della classifica che vanno a scartamento ridotto. Quale può essere considerata la quota salvezza?
«Per essere tranquilli servono 40 punti, anche se penso che quest’anno, se continuerà questa spaccatura, la quota potrebbe abbassarsi».