Il centrocampista della Roma Alessandro Florenzi ha parlato nel post partita di Roma-Genoa.
Avete avuto la percezione che una parte dei tifosi non abbia approvato l’abbraccio della squadra a Garcia dopo il tuo gol?
E’ stato un gesto spontaneo, al di là del mio gol. Chiunque avesse fatto gol, tutti saremmo andati verso la panchina, verso il mister e gli altri giocatori che soffrono insieme a noi, si allenano tutti i giorni e danno veramente il 110%. Quest’oggi penso si sia visto il gruppo che siamo e abbiamo dato veramente una grandissima risposta.
Che impressione ti ha fatto il diciottenne Sadiq che oggi ha chiuso la partita?
Sono segnali del destino. Io ci credo a queste cose. Vedere la felicità di un ragazzo alla sua seconda- terza apparizione e fare questo gol che ha chiuso la partita, eravamo in dieci, non ce la facevamo più, eravamo veramente a corto di benzina, però questa Roma ha un’anima e questa oggi si è vista, in tutto e per tutto.
Da questa vittoria liberatoria può ripartire la Roma?
La prima cosa che penso adesso è che mi riposo una settimana. Poi, quando ritorneremo tutti a Trigoria, quando saremo agli ordini del mister, decideremo veramente cosa fare del nostro destino, perché lo abbiamo nelle nostre mani, nei nostri piedi, siamo una grande squadra e un grande gruppo, se tutti mettiamo come oggi il 110% difficilmente avremo delle difficoltà, poi si può vincere o perdere, ma giocando con quest’anima e con questo cuore, con un po’ di benzina in più saremo una squadra da affrontare diversamente.
Uno dei vostri problemi maggiori sono le bastonate prese col Bayern Monaco e con il Barcellona?
No, ti fermo subito. Scusami. Sono due anni che sento sempre queste cose. Non sono queste. Così mettete in testa ai tifosi che noi subiamo un 6-1 e poi ci ammazziamo, perché abbiamo perso una partita. Se avessimo perso 2-0, sempre zero punti avremmo fatto. Come quando succede in campionato: se perdi 1-0 o 5-0, sempre zero punti fai. Quindi per favore, ve lo chiedo veramente in ginocchio, mi metto in ginocchio davanti a voi, per favore dateci una mano su questo perché siete intenditori di calcio, la gente vi segue e alle volte anche se ha un altro pensiero, pensa quello che dite voi, perché sapete di calcio più di altri, anche più di me. Poi ci sono i problemi, non dico che non ci sono.
L’abbraccio a Garcia è un segnale che avete dato alla società e alla città
Tutti volevamo condividere tutte le cose brutte che ci hanno tirato questo mese, le abbiamo condivise in 25, più gli allenatori, i dirigenti, i fisioterapisti, tutta la squadra, tutta la Roma. E quindi in quest’abbraccio è riunita tutta la Roma e sono riuniti tutti i tifosi, perché ovviamente siamo consapevoli che i tifosi vogliono altro da noi, vogliono le vittorie e i trofei, ma se pensano che noi non li vogliamo, siamo tutti scemi e quello che stiamo facendo è tutto sbagliato. Noi cerchiamo sempre di mettere in campo tutto quello che abbiamo e di portare a casa dei punti, che poi sia uno o siano tre, però ripeto, se andiamo con tutta questa voglia, tutta quest’anima e questo cuore, puoi anche non avere la benzina come oggi, ma le vittorie le porti a casa.