L’Atletico Torrenova 1986 ha iniziato alla grande la sua avventura nel campionato di Promozione vincendo prima di misura sul campo del Fonte Meravigliosa (gol di Brancaccia) e poi all’inglese domenica scorsa in casa contro l’Agora (reti di Cortese e Cusanno). Ma capitan Alessio De Santis, centrocampista classe 1985 e vera anima (anche organizzativa) del club, è troppo esperto per potersi esaltare. «Stiamo vivendo questo avvio di stagione in modo molto sereno, anche se è chiaro che fa piacere avere sei punti dopo due partite. Ma la cosa che mi fa ancor più piacere è vedere una società compatta in tutte le sue componenti: dopo la vittoria all’esordio, per esempio, abbiamo avuto la gradita sorpresa della nostra Scuola calcio che all’allenamento del martedì si è fatta trovare in campo per applaudire la prima squadra. Siamo orgogliosi anche di quanto ci siano vicini i tifosi organizzati degli Arditi che addirittura sono venuti a incitarci durante la preparazione e domenica scorsa hanno mostrato un bellissimo striscione di solidarietà con le popolazioni terremotate. Tutti noi siamo molto responsabilizzati – continua De Santis – perché sappiamo di difendere i colori di un club prestigioso, l’unico romano ad avere vinto la Coppa Italia d’Eccellenza nella storia del calcio laziale e l’unica società del VI Municipio a militare attualmente nel campionato di Promozione. Inoltre siamo curiosi di vedere come si comporterà tutto il nostro settore giovanile agonistico a partire da una Juniores regionale che riteniamo molto competitiva e allenata da un grande tecnico come Caruso».
Anche l’impatto del neo tecnico della Promozione Andrea Scotini non è stato male… «Oltre ad essere un allenatore competente, Scotini è una persona leale: sta parlando chiaramente con tutti e considera i vari ragazzi sullo stesso piano». Domenica scorsa per il capitano dell’Atletico Torrenova non poteva essere una giornata come le altre, lui che è stato messo duramente alla prova dai casi della vita che gli hanno tolto troppo prematuramente papà Giuseppe e mamma Rossella. «Domenica era il 16esimo anniversario della scomparsa di mio padre. A lui e a mia mamma non dedico solo la vittoria sull’Agora, ma tutto quello che stiamo facendo quest’anno e in quelli precedenti visto che sono sempre con me». Il capitano, che aveva saltato la prima, è tornato a giocare in Promozione a distanza di anni dall’ultima volta, quando vestì la maglia proprio del Torrenova. «Ho solo bisogno di allenarmi tanto, a centrocampo c’è tanta concorrenza e non sarà facile ritagliarsi uno spazio, ma io sono a disposizione della squadra e del mister». Il team capitolino domenica sarà di scena sull’insidioso campo del Dilettanti Falasche, poi il prestigioso match interno con la schiacciasassi Cavese.