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Eccellenza gir. B: Caninese-Rieti 0-4

Caninese: Castra, Barattieri, Scatena, Gimelli, Roccisano, Troili (13’st Paoloni G.), Santoro (26’st Iheanacho), Chiaranda M., Goretti (33′ Biondelli), Ingrosso, A. Ferri. A disp. Loretani, Chiaranda G., N. Ferri, Nicolini.            All. Riccardo Sperduti.

Rieti: Cozzi, Menichetti, Gigliucci, Morini, Gay, D’Andrea, Carrer (19’st Artistico), Sabatino, Garat, Pezzotti (37’st Salvi), Cardillo (38’st Mariani).

A disp. Scali, Brizi, Empoli, Cardia. All. Francesco Punzi.

Arbitro: Festa di Avellino. Assistenti Arbitrali: Sigg. Visinoni e Garcea.

Reti:  1′ p.t., 29′ s.t. Cardillo, 38′ s.t. Sabatino, 46′ s.t. Gay.

Note: ammoniti Santoro, Ingrosso, Sabbatino, D’Andrea.

Canino – Sorride alla capolista, il confronto del “Piermattei”, tra due squadre che hanno diversi obiettivi: il Rieti, primo della classe, era alla ricerca di un ulteriore balzo verso la fuga solitaria, arginata nel pomeriggio dalla Castrense Viterbese. La Caninese concentrata nel dare riscontro di continuità alla vittoria esterna di domenica scorsa, ottenuta in quel di Cerveteri.

Vince la squadra del romano Francesco Punzi, lo fa con merito e con uno “score” roboante ma, nonostante ciò, non sono state tutte rose e fiori. Infatti l’undici reatino, nonostante quanto reciti il tabellino, ha dovuto soffrire non poco per addomesticare una Caninese sempre reattiva e che, quest’oggi, ha probabilmente giocato la migliore partita tra le mura amiche. Logicamente il largo divario finale può far pensare ad una gara a senso unico; così non è stato, anzi, per molti tratti della contesa i biancocelesti di Sperduti hanno creato non pochi grattacapi ai più quotati avversari. Resti benintesa la netta e palese differenza di tasso tecnico tra le due compagini, e la maggiore capacità dell’undici reatino di interpretare e sfruttare al meglio gli episodi chiave della gara. Certamente il gol di Cardillo, giunto dopo appena venti secondi di gioco, ha spianato la strada agli ospiti e ha costretto Sperduti a sconvolgere subito l’impostazione tattica attendista della vigilia. Come del resto hanno influito, sull’esito, il salvataggio sulla linea di Morini al 25′ e il palo colpito da Goretti con Cozzi fuori causa, al 38′: potevano essere due crocevia importanti, nell’economia della gara, visto che, in quei due momenti, le formazioni in campo erano ancora sullo 0 a 1.

Detto ciò, la bravura dei vari Cardillo, Garat, Gay e Pezzuti ha reso il finale di gara una passeggiata di salute, per la capolista del girone A.

La cronaca – 1′: palla al centro e subito vantaggio reatino. Bastano venti secondi a Cardillo per trovare la stoccata vincente che batte Castra in uscita, al termine di una bella triangolazione, probabilmente viziata da una posizione di fuorigioco.

Al 16′ Troili perde malamente palla a centrocampo, Pezzotta si invola e serve Cardillo che, defilato sulla sinistra, scarica, potente, verso la porta di Castra. L’estremo locale si supera e salva il raddoppio ospite.

Al 25′ occasionissima per la Caninese, mischia confusa in area reatina, la palla toccata da Ferri schizza verso la porta incustodita e solo un miracoloso intervento di Morini nega il pareggio ai maremmani.

Al 27′ gran botta di Gay che sorvola la traversa di pochi centimetri. Al 31′ Garat spara un rasoterra dalla lunga distanza, Castra si allunga e disinnesca la stoccata.

Al 38′ ancora una super-occasione per la Caninese: Goretti lascia partire un tiro liftato che si stampa sul palo alla sinistra di Cozzi, a quel punto fuori causa.

Ripresa in cui inizialmente il Rieti sembra smarrire le geometrie limpide dell’inizio gara, con i locali sempre meno timorosi e molto più propositivi. Nei primi trenta l’undici maremmano si lascia preferire per determinazione e occasioni create, mancando, però, in fase conclusiva, nella quale Goretti e Ingrosso faticano a trovare l’efficacia nelle conclusioni verso Cozzi.

La rete del raddoppio di Cardillo, che giunge al 29′, spezza in due la gara lasciando gli avversari letteralmente sulle gambe. E’ stata brava, la punta ospite, ad approfittare di una grave incertezza della linea difensiva maremmana.

Al 39′ Sabatino controlla al limite dell’area e lascia partire il bolide di sinistro che batte l’incolpevole Castra e mette la parola fine ad ogni velleità di rimonta biancoceleste: Caninese 0 Rieti 3.

Al 47′ passerella d’onore finale anche per il semprevivo Gay, a coronamento di una super-prestazione: il giocatore sudamericano si inventa la furba stoccata del poker reatino. Ruba palla ad una difesa locale oramai nel pallone e deposita in rete nell’angolino basso.

Carlo Mari

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