Finisce a reti inviolate il 140° derby della capitale.
Soddisfazione e moderata euforia sulla sponda biancoceleste non tanto per il punto guadagnato che sposta poco nella lotta per un posto in Europa League, quanto per aver fermato la rincorsa dei cugini alla vetta della classifica.
Bicchiere sicuramente mezzo vuoto in casa Roma, soprattutto per non aver concretizzato la netta supremazia territoriale e tecnica non approfittando così dell’incredibile pareggio ottenuto in extremis dal Verona che ospitava la capolista Juventus.
Prima frazione di gioco equilibrata anche se le occasioni migliori sono per gli uomini di Garcia, con Gervinho che si vede annullare un gol per un fuorigioco millimetrico (tap-in su gran tiro di Maicon) e Pjianic che pasticcia davanti a Berisha. Nella ripresa i biancocelesti abbassano ulteriormente il baricentro e la Roma spinge nel primo e nell’ultimo quarto d’ora di gioco, senza però mettere in campo la necessaria precisione per concretizzare. Inoperoso De Sanctis, brividi per i supporter biancocelesti e per le incursioni in area di M. Bastos (buono il suo esordio), Gervinho e Totti dalla distanza.
Alla fine Reja ottiene quanto sperato, con un atteggiamento tattico coperto e rinunciatario, mentre Garcia comincia a preparare l’importantissima semifinale di ritorno di Coppa Italia di mercoledì a Napoli con il rimpianto che di aver perso una grande occasione per avvicinare l’Invincibile Armada bianconera.
Mario Di Stasio
