Andrea Cammillucci è stato esonerato dalla Sorianese. La decisione è stata presa ieri pomeriggio, fatto fuori senza una logica. Si vede che nel Viterbese amano scimmiottare le realtà professionistiche, tendenza e moda dalla quale anche il presidente Zarelli, nell’estate del 2012, aveva suggerito di restare distanti. E’ diversa, la storia, perché ieri l’allenamento non si è svolto in quanto il presidente Torroni e comunque la società cimina hanno comunicato al tecnico che non sarebbe durato il feeling con l’allenatore. Con quali giocatori, allora, può essere successa, la rottura? I giovani no, naturalmente gli anziani: possibile che per i vari Mencio, Iacomini, D’Antoni, Luciani e il fantasioso Maestà gli allenamenti fossero così duri? O i rapporti così brutti? Domenica fino al 75′ la Sorianese ha guidato la partita col Villanova fino al 2-0 poi lo schianto, fino al 2-2 e al rischio di prendere la terza rete, con la prima subìta che assomigliava a un richiamo biblico.
Se l’esonero di Claudio Solimina da Viterbo è immotivato, considerata anche la dose di sfortuna incrociata con il Cerveteri fuori casa, come si può mandare via un tecnico, giovane, della zona, e che è stato capace di raccogliere tre vittorie, altrettanti pareggi e due sconfitte? Se la società sogna, ed è legittimo farlo, chiama un tecnico e rinforza i diversi reparti, perché è altrettanto ovvio affermare che il Rieti e la Castrense Viterbese dispongano di giocatori di alta e altra categoria, o è così dissacratorio affermare una cosa naturale quale è questa? Il club cimino, giovane come gestione, non ha ricordato un principio semplice: l’allenatore appena sacrificato al posto di una dura reprimenda contro i dissidenti (buona fortuna al nuovo allenatore, a proposito, n.d.r.), è stato lo stesso che da quindici punti di distanza, la passata stagione, ha portato la Sorianese non solo a lottare per il secondo posto ma anche a porre dei dubbi alla Castrense, arrivandole a tre lunghezze di differenza.
E, con tanta esperienza nelle giovanili, e avendo guidato la Prima Categoria di Canepina e Capranica, Cammillucci ha dato all’ex grande Soriano la possibilità di battere per 3-2 la corazzata di Vincenzo Camilli. A dicembre, a Castrense et Viterbese ricostruita, parrebbe dai rumors, sarà in grado la formazione dei Monti Cimini di fare altrettanto? Daniele Scarfini domani verrà presentato alla squadra, dopo alcuni avvicinamenti di un annetto fa, e fin qui nulla di nuovo. Ma come lo abbiamo scritto e detto per radio, adesso la responsabilità passa nelle mani, pardon, nei piedi dei giocatori, e nelle loro teste. Che gli atleti che hanno causato questo break si facciano bene i conti, per questa stagione e per le prossime. Ci sentiamo, per un giovane che si accomoda in tribuna ne arriva un altro, che ritrova la panchina, di fare gli auguri al marinaio Daniele Scarfini. Perchél’autunno e bell’è cominciato, calcisticamente, nella ridente Soriano, peraltro zona di rara bellezza paesaggistica e ambientale. Perché anche il tecnico che ha fatto le gioie del (fu) Zagarolo ne avrà bisogno… L’inverno è appena dietro l’angolo, con l’arrivo del dodicesimo mese.
Massimiliano Cannalire
Crediti: Valerio Caprino
FrancoV
7 novembre 2013 at 16:51
Sicuramente stando dietro a una scrivania e sentendo le voci o i commenti degli amici degli amici,si fa presto a dire che quel presidente o quei presidenti del Viterbese scimmiottano altre realtà professionistiche,senza però sapere i motivi VERI di certi esoneri.Nessun presidente ama rimettere mani al portafoglio per ingaggiare nuovi giocatori o allenatori solo per il gusto di farlo.Non c’è nessuna gara a chi esonera più allenatori ne tanto meno a chi più spende in un campionato.Esiste solo l’amore per la propria città e nel progetto di portarla più in alto possibile.
Giorgio De Giorgi
7 novembre 2013 at 21:45
Ci vorrebbe un esperto per tradurre questa specie di articolo che sembra scritto da un diverso abile di mente. Forse le troppe fettuccine sbafate provocano un brutto effetto .
Massimiliano Cannalire
10 novembre 2013 at 23:16
Sig. De Giorgi, il suo commento è offensivo verso chi non ha la fortuna di avere la mente lucida e funzionante. E contro la mia persona. Grazie a Dio quando vado in giro, checché se ne possa dire a tradimento o scrivere, ho la fortuna di conservare le ricevute, e non ho bisogno di mangiare o bere a sbafo. Lei è veramente un povero, di spirito e di contenuti. Non avevo letto queste sue ridicole parole, di cui si dovrebbe solo vergognare. Se conoscesse, quando scrive certe cose, il significato della parola VERGOGNA. Chi si crede di essere? Se non è d’accordo può operare delle controdeduzioni. Se ha problemi con l’italiano, poi, resta un ulteriore problema. Perché per ciò che ha commentato, lei è uno con diversi problemi, mi creda.
Per il Signor Franco: accetto che Lei pensi cose diverse dalle mie, ci mancherebbe. Potremmo restare ognuno della sua opinione senza per questo vivere nessun dramma. Io non ho rapporti di amicizia stretta come può pensare, mi creda. Ho solo il vizio di scrivere e dire ciò che penso. Ritengo sbagliato dare credito ai giocatori, nei confronti di un tecnico che, poco conosciuto, operante in passato nelle giovanili e in Prima Categoria, ha ottenuto dei meriti oggettivi. Ma le incertezze gestionali sono state più d’una, quest’anno. Un esempio su tutti: non si lascia andare via a pochi giorni dalla partenza del campionato uno del valore di Cardillo, rinforzando una delle due pretendenti, tra l’altro.
Se poi l’esonero fa parte di un pensiero ambizioso per portare quanto più in alto possibile la squadra della propria città o il club del cuore, per carità di Dio, rientra nelle cose lecite. Ci mancherebbe. Per lei i migliori saluti e torno a lavorare. Max Cannalire